“Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Università e della Ricerca per denunciare una situazione gravissima che riguarda l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (ARDSU) della Basilicata: il drastico taglio delle risorse rischia di compromettere il futuro di migliaia di studenti”. A dichiararlo è l’onorevole Arnaldo Lomuti, lucano, del Movimento 5 Stelle.
“Negli ultimi anni, grazie all’ARDSU, oltre 7.000 studenti lucani hanno potuto contare su circa 6,3 milioni di euro in borse di studio. Oggi, invece, i fondi disponibili ammontano a poco più della metà: 3,3 milioni di euro, frutto della contrazione dei finanziamenti e della cessazione delle risorse PNRR. Mancano all’appello 3 milioni di euro necessari per garantire il diritto allo studio agli studenti meritevoli. Non possiamo permettere che accada. La Basilicata vive una crisi profonda: la disoccupazione dilaga, il reddito medio è tra i più bassi d’Italia, la popolazione diminuisce ogni anno a ritmi allarmanti. I nostri giovani, privati di opportunità, sono costretti a lasciare la propria terra. In un contesto già così fragile, togliere sostegno all’Università degli Studi della Basilicata sarebbe un atto di miopia e di abbandono. L’Università non è solo un presidio culturale, ma un volano indispensabile per il riscatto sociale ed economico della nostra Regione”.
“Non accetto che una terra così ricca di risorse come la Basilicata – acqua, gas, petrolio – debba continuare a pagare il prezzo di decenni di marginalità, senza ricevere in cambio né sviluppo, né giustizia. Abbiamo visto i danni ambientali delle estrazioni, abbiamo patito la carenza d’acqua in una regione che dovrebbe essere una riserva naturale per il Sud. Ora, vogliono colpirci anche nella speranza più preziosa: quella che solo la conoscenza e la formazione possono offrire”, ha sottolineato l’on. Lomuti, che ha aggiunto: “Con l’interrogazione che ho depositato chiedo al Ministro se sia a conoscenza di questa drammatica situazione e quali azioni intenda intraprendere per tutelare migliaia di studenti lucani. Chiedo al Governo di intervenire subito, perché il diritto allo studio non è un lusso, ma un dovere della Repubblica. Non si può rispondere alla desertificazione economica e sociale sottraendo ai giovani la possibilità di costruirsi un futuro. Non consentirò che la Basilicata venga lasciata indietro. Non smetterò di battermi per i diritti dei nostri ragazzi, per la dignità del nostro territorio, per il futuro della nostra comunità”.