Su più di 7000 dossiers di guarigioni depositati a Lourdes, dopo le apparizioni, ad oggi sono 72 i casi riconosciuti come miracoli dalla Chiesa. Più dell’80% dei miracolati sono donne. Il miracolato più giovane aveva 2 anni. I paesi d’origine dei miracolati sono la Francia (56 miracolati), l’Italia (8), Il Belgio (3), la Germania (1), l’Austria (1) e la Svizzera (1). I miracolati affermano d’essere stati guariti per intercessione della Madonna di Lourdes, nonostante non fossero mai venuti a Lourdes. La maggior parte dei miracolati é guarita a contatto con l’acqua di Lourdes (50 miracolati, per lo più alle piscine).
E il 72esimo caso riguarda proprio una donna lucana. Ad annunciarlo durante la solenne celebrazione della Messa Crismale, presieduta nella Cattedrale Maria SS. Annunziata di Tursi da S.E. Mons. Vincenzo Carmine Orofino, è stata proclamata ufficialmente la dichiarazione del carattere miracoloso della guarigione della signora Antonia Raco, originaria della Diocesi di Tursi-Lagonegro, residente a Francavilla sul Sinni.
Un evento a dir poco straordinario. Antonietta Raco era affetta da Sclerosi Laterale Primitiva (SLP), diagnosticata con certezza quando nel 2009 si recò in pellegrinaggio a Lourdes. Dopo il bagno nelle piscine del santuario mariano, al ritorno a casa, cominciò a muoversi autonomamente, e i sintomi della malattia scomparvero in modo immediato e definitivo.
Dopo approfondite indagini, anche il Comitato Medico Internazionale di Lourdes (CMIL) ha dichiarato il carattere medicalmente inspiegato allo stato attuale delle conoscenze scientifiche della guarigione della signora. A seguito di un accurato discernimento ecclesiale, Mons. Orofino ha ufficialmente dichiarato il valore prodigioso-miracoloso dell’evento.
A commentare la notizia è Angelo Chiorazzo, vice presidente del Consiglio Regionale della Basilicata: “Siamo di fronte a un evento straordinario, tra i 72 miracoli riconosciuti dalla Chiesa dopo le apparizioni della Madonna a Lourdes. È un segno che ci interpella e ci commuove. Questa guarigione è un dono che ci unisce nella gratitudine e nella preghiera”.
“Conosco Antonia da tempo – ha sottolineato Chiorazzo -. La sua forza, il suo altruismo e la sua fede sono sempre stati d’esempio. Questa guarigione, oltre ad avere un valore straordinario, è anche il riflesso della sua profonda umanità. La sua storia è un messaggio di speranza che ci tocca tutti”.
redazione