Si è tenuto nei giorni scorsi a Satriano un incontro sul tema “Torre di Satriano – Appartenenza e Proprietà – chiarimenti su una storia controversa” che ha visto coinvolti numerosi cittadini e rappresentanti delle Istituzioni. Un incontro organizzato dall’ Avv. Michele Brancato e dal dott. Donato Vallano pensato per approfondire, stimolare delle riflessioni e raccogliere adesioni per intraprendere un percorso che dovrà concludersi con la rettifica dei confini comunali e con il definitivo passaggio dell’area archeologica Torre di Satriano in favore del Comune di Satriano di Lucania, considerato l’unico legittimo proprietario.
Al centro del dibattito storia, testimonianze, ricordi e documenti. Durante l’intervento introduttivo, l’Avv. Michele Brancato ha indicato un criterio metodologico per accertare l’errore della carta I.G.M. – ritenuta inaffidabile – verificatosi per aver fatto prevalere, durante le operazioni di individuazione dei confini tra il Comune di Satriano e Tito da parte dell’istituto geografico militare, una logica territoriale stratificata sulla persona e non invece sul principio di territorialità e di qualificazione del territorio come componente essenziale dell’identità e della storia del sito archeologico dell’antica Satrianum. Viene infatti riferito a tal proposito che l’ufficialità attribuita dall’ordinamento alla cartografia dell’I. G. M. non presuppone né la natura costitutiva né la sua forza di imporsi a risultanze documentali diverse emergenti, il che sta a significare che se i confini tracciati dalla carta I.G.M non corrispondono ai confini reali è evidente che devono essere corretti e disattesi.
L’intervento del dott. Donato Vallano ha riguardato invece il richiamo a motivi storici che hanno fatto emergere senza dubbio l’appartenenza e la proprietà del sito Torre di Satriano al territorio satrianese contrariamente a quanto tracciato dall’organo cartografico dello Stato. Nello specifico il dott. Vallano ha ritenuto fondamentale collegare alle riflessioni dell’ Avv. Brancato i documenti esibiti dal Comune di Satriano a seguito di espressa richiesta di accesso civico precisamente una lettera del Presidente della Giunta Regionale Azzarà ed una deliberazione di consiglio comunale di Satriano che si inseriscono come elementi essenziali per definire la questione sulla proprietà del sito archeologico.
A chiarire molti passaggi storici e la documentazione amministrativa richiamata è stato il Prof. Vincenzo Giuliano, già Sindaco di Satriano di Lucania, appassionato studioso, cultore della materia ed autore di libri sulla storia, sulle origini e sulle tradizioni del popolo satrianese. Il Prof. Giuliano riferisce di essere da sempre convinto dell’errore storico e che l’area archeologica della Torre è di proprietà del Comune di Satriano e le tavole elaborate dall’ IGM non possono cambiare la storia. Con lettera datata 28 ottobre 1983 – chiarisce il Prof. Giuliano – lo stesso Presidente della Giunta Regionale della Basilicata, Avv. Carmelo Azzarà invitava il Comune di Tito a rettificare i confini in favore del Comune di Satriano di Lucania.
Con deliberazione del 16 novembre 1983 il Consiglio comunale di Satriano di Lucania provvide all’assoggettamento del sito archeologico nell’ambito dei propri confini e così è stato per 21 anni fino al 2004 con l’ottenimento anche dell’autorizzazioni ad un museo dei resti archeologici rinvenuti nelle campagne di scavi. A d oggi, di tutto ciò non è rimasto nulla. Anzi durante le conclusioni affidate al Sindaco Vita si è appreso che il Comune di Satriano con Deliberazione del Consiglio Comunale del 31/05/2021 a maggioranza approvava con il comune di Tito la convenzione finalizzata a mettere in campo azioni di valorizzazioni del sito Torre di Satriano, riconoscendone inspiegabilmente di fatto la proprietà al Comune di Tito e senza tener minimamente conto ovvero ignorando deliberati che vincolavano l’area archeologica in favore del Comune di Satriano di Lucania.
A conclusione del dibattito numerose adesioni sono state raccolte per poter fare giustizia con la storia ed intraprendere le opportune iniziative consentite dalle norme vigenti per veder riconoscere definitivamente alla comunità satrianese quella parte di territorio su cui insiste il sito archeologico Torre di Satriano.
comunicato stampa