Al ‘San Carlo’ di Potenza donati kit di accoglienza per i bambini della Pediatria

Sono stati donati dei kit di accoglienza destinati ai piccoli degenti della Pediatria. La donazione, nel rispetto delle norme di sicurezza per contenere la  diffusione del virus Sars-CoV2, è avvenuta a Potenza, nell’atrio della palazzina amministrativa dell’Azienda ospedaliera San Carlo. Ha promosso l’iniziativa l’associazione per il bambino in ospedale (Abio) che ha desiderato donare ai bambini del reparto di Pediatria, per il tramite del responsabile dottor Sergio Manieri e di altro personale sanitario dell’unità operativa, dei kit di accoglienza “allo scopo di rendere meno traumatica la degenza dei piccoli ricoverati -ha dichiarato la presidente Abio Potenza, Teresa Durante- resa ancor più difficile dal momento particolare che stiamo vivendo. Ogni zaino donato -ha proseguito la presidente- è stato preparato con materiali ecosostenibili e contiene un kit composto da: un album da disegno, matite, colori, un gioco, un libro e del materiale divulgativo dell’associazione”. Presente all’iniziativa il direttore generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe  Spera, che ha ringraziato l’Abio per il sensibile gesto, evidenziando “la straordinaria importanza di donazioni simili, utili a rasserenare il bambino e ad impegnarlo in attività didattiche e ludiche nel momento del distacco dai luoghi familiari ai quali è normalmente abituato. Con l’Abio -ha continuato il direttore generale- voglio ringraziare anche tutti i singoli cittadini e le altre associazioni che, con il loro sostegno e la loro generosità, hanno fatto sentire molto forte la loro vicinanza in questo anno di direzione e di complessa gestione delle attività ospedaliere accompagnata dalla cura costante di azioni intraprese per arginare la pandemia. Ora più che mai -ha concluso Spera- serve l’aiuto di tutti ed ogni singolo gesto a supporto degli operatori sanitari e dei pazienti che si trovano ricoverati negli ospedali sono di grande aiuto per sostenere con forza anche la fase regressiva della malattia pandemica, con l’auspicio di tornare presto ad una vera e tanto desiderata normalità”.

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