SanremoSol, al Festival cinque borghi della Basilicata protagonisti

Vaglio, Marsico Nuovo, San Chirico Raparo, Senise e Venosa saranno protagonisti del programma tv in onda dalla Città dei Fiori e con collegamenti quotidiani

Il countdown per il Festival di Sanremo è cominciato, e di pari passo, per SanremoSol, il format lucano ideato da Giuseppe Grande, quest’anno programma tv nazionale, che trasmette dalla Città dei Fiori per promuovere la Basilicata da diverse angolazioni. A breve l’ufficialità di altri protagonisti del programma, oltre agli studenti lucani di cinque scuole di tutta la regione.

I contenuti, spaziano in mix di contributi, ma SanremoSol nella sua sesta edizione ha voluto accendere i riflettori sui borghi lucani. Dal patrimonio naturalistico alla storia, alle tradizioni, alla cultura, enogastronomia, e tanti altri saperi. La trasmissione proporrà deifocus sudi diversi territori, dal canale Bom Channel n 68 del digitale terrestre, oltre che con la messa in onda in streming sui canali social e dai media collegati. Il programma tv dall’ 1 al 6 marzo prossimi, nelle giornate della kermesse, ha tre location dalla Città dei Fiori.  Ci sono tutti gli ingredienti per una trasmissione di successo, senza dimenticare le origini, la Basilicata con i territori protagonisti. Dopo mesi difficili, con il turismo al palo a causa del Covid, ci si prepara a tornare alla vita di prima, mettendo le basi per rilanciare l’economia attraverso le bellezze, la storia, l’enogastronomia e le tradizioni lucane. Un programma televisivo che condurrà i telespettatori in un viaggio in Lucania, da un itinerario che parte da Vaglio Basilicata e che prosegue per Marsico Nuovo, attraversando la Val d’Agri fino a San Chirico Raparo, raggiungendo Senise, per poi condurre nella cittadina oraziana, Venosa, tanto cara all’ideatore di SanremoSol per avergli dato i natali.

Lo staff quasi interamente lucano è al lavoro, le telecamere di SanremoSol, fanno prove di trasmissione, tutto è pronto al lungo viaggio verso la cittadina ligure attraversando la Basilicata. C’è Vaglio Basilicata dove l’amministrazione rilancia il suo borgo tra le realtà principali del turismo culturale con le sue testimonianze archeologiche, artistiche, monumentali e paesaggistiche rilevanti. Si parte del Museo delle Antiche Genti di Lucania con le riproduzioni fedeli delle macchine di Leonardo e la tavola con il ritratto del genio di Vinci, e con i suoi percorsi enogastronomici quando d’estate si è soliti organizzare eventi nel centro medioevale.

L’itinerario prosegue alla volta di Marsico Nuovo. Qui, il richiamo della musica è di casa. Il paese ha dato le origini a Mariele Ventre madrina del Coro Antoniano. Un legame che non si è mai spezzato, c’è una statua a lei dedicata sino all’intitolazione  di un sentiero che parte dalla vicina Sasso arrivando a Marsico passeggiando tra i ritornelli delle canzoncine più famose. Ancora nel panorama musicale il paese è legato alla figura del musicista francese Georges Brassens, i cui nonni materni emigrarono poi verso la Francia, è a lui dedicato un premio dall’amministrazione comunale per promuovere artisti emergenti.  Il centro storico del paese conquisterà per i segni che ha lasciato la storia: dai palazzi nobiliari Pignatelli e Navarra, sino alla Cattedrale di San Giorgio. Marsico che rientra nel Parco regionale Gallipoli Cognato e le piccole Dolomiti lucane, per tutelare biodiversità ed ecosostenibilità.

Il viaggio continua in un altro dei bellissimi parchi della regione, ci si sposta a San Chirico Raparo nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese. Qui le specialità enogastronomiche hanno una identità forte. Tra le famose ricette c’è la “pastorale”, carne cucinata dai pastori, o anche la “rafanata”, maccheroni fatti in casa e conditi con rafano. L’ambiente naturale in cui ricade San Chirico regala stati d’animo unici ai visitatori, il borgo è arroccato su uno sperone che domina la valle del Torrente Racanello, affluente dell’Agri..

Il racconto di SanremoSol sulla regione tocca poi Senise, patria del peperone crusco, che quest’anno si fregia anche di marchio Igp. Non solo la buona tavola, ma l’arte di questi luoghi, dal complesso di San Francesco alla vicina Chiesa per ammirare il Polittico. La mano dell’uomo sulla natura con ladiga di Montecotugno  passando per  l’osservatorio Avifaunistico. Ancora il suo centro storico.  L’amministrazione che punta a ribaltare il concetto delle   aree interne della Basilicata per  farne un punto di forza, come luogo privilegiato per raccontare un pezzo di storia nazionale con usanze, costumi, l’ottimo cibo e la calorosa accoglienza degli abitanti. I sapori ed i profumi e la curiosità di addentrarsi in un divertente labirinto, per ammirare palazzi storici, per non dimenticare la natura e il Parco Nazionale del Pollino che è la più grande area protetta d’Europa. 

Il viaggio in Lucania termina a Venosa, dove alcuni privati hanno voluto farsi portavoce della promozione del territorio in prima persona. Già famosa per la sua storia antichissima che ci riporta all’Impero Romano, qui risuonano le parole del parole del poeta Orazio dove si può ancora visitare la sua casa, e visitare nei pressi della collina della Maddalena, le Catacombe ebraiche, grotte scavate nel tufo. Musei, edifici antichi, palazzi storici personaggi illustri e al tempo stesso tuffarsi nei suoi prodotti tipici e della loro storia che viene da lontano, di porri, ceci e lagane ne recitava anche Orazio nel 35 a.C. precursore della dieta mediterranea e amante dei cibi semplici e salutari.

Il tour di SanremoSol tra i Comuni lucani, sta per cominciare, dalle postazioni della Città dei Fiori, c’è tanta Basilicata, aspettando le novità di questa 71esima edizione del Festival e tifando rigorosamente per la nostra Arisa e ricordando tutti quelli che fatto Grande la regione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *