Basilicata, nel 2020 diminuiti i furti nelle case. Ma aumentano reati contro la “res publica”

I dati resi noti durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario in Tribunale a Potenza

Sul piano dei reati, l’emergenza sanitaria e l’isolamento domestico tra marzo e giugno una cosa positiva l’hanno portata: un’importante diminuzione dei furti negli appartamenti, per esempio. Si è passati dai 1.500 del 2019 ai 946 episodi registrati lo scorso anno. Diminuite anche le rapine, da 124 del precedente anno a 84 del 2020. Ciò che invece aumenta in maniera sensibile è la voce relativa ai reati contro la pubblica amministrazione: un incremento del 24,47%, a dimostrazione dei dati europei, non troppo lusinghieri con la Basilicata quando si parla di corruzione negli enti pubblici. In crescita purtroppo anche i delitti «contro la libertà sessuale»: da 112 casi del 2019 si è passati ai 145 dello scorso anno. «Nessuna tolleranza -ha ribadito D’Alterio – per i reati da codice rosso, purtroppo in aumento». Le richieste di misure cautelari personali sono state 343: ne sono state messe 290, con una percentuale di accoglimento del 84,5%. Il tempo medio di decisione sulle richieste di misura cautelare personale è stato di circa dieci giorni nel circondario di Potenza, cinque in quello di Matera e venti a Lagonegro. Per qunto riguarda le tipologie di reato il numero maggiore riguarda le frodi informatiche, seguite dai reati tributari e dalle frodi comunitarie. «L’analisi dei dati – ha detto il procuratore – evidenzia dunque un incremento delle pendenze, che tuttavia risulta lieve a fronte della necessitata riduzione dell’attività giudiziarie”. 

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