“Lu crettu”, l’abito tipico di Tito in esposizione nel palazzo comunale grazie a ‘Donne 99’ e all’amministrazione comunale

Da sabato 12 dicembre 2020 c’è un motivo in più per visitare Tito, una città con una storia intensa. Una volta in paese sulla Piazza del Seggio — presso la quale durante i moti repubblicani del 1799 è stata giustiziata l’eroina Francesca Cafarelli De Carolis — si impone alla vista il Palazzo comunale, decorato da un arco durazzesco del XV secolo. Nella casa comunale il Sindaco Graziano Scavone ha presentato l’abito tradizionale delle donne di Tito in esposizione permanente: Lu Crettu, l’abito tipico titese, è da oggi visibile nel salone del palazzo municipale. Una iniziativa promossa dal Comune di Tito d’intesa con l’associazione “Donne 99” e l’Associazione Recupero Tradizioni Ruotesi, per tenere sempre viva la nostra memoria storica. Un ringraziamento alla socie Donne 99 e a Maria Santagata per aver realizzato l’abito, a Motivi e Joella Dolce per averci concesso il manichino, al nostro parroco Don Lino Moscarelli per essere sempre presente e attento alle iniziative culturali della nostra comunità. Luisa Salvia, presidente dell’Associazione “Donne 99” ha ringraziato con queste parole: “Felicissime per aver realizzato un costume che fa conoscere alle nuove generazioni un pezzo della nostra storia, un passato che ci appartiene e che ritorna attraverso l’abito tradizionale, attraverso usi e costumi che sono le nostre radici comuni. Se ne avremo l’opportunità, continueremo con progetti che si arricchiranno di notizie, aneddoti, immagini, Elaborazioni di materiali che aiuteranno alunni, studenti, giovani tutti ad appropriarsi di periodi di storia della nostra città, di valori che erano e potranno ritornare ad essere il fulcro della nostra vita sociale e culturale. E Felice Faraone ha dichiarato: Onorato di aver condiviso con la comunità Titese questa bellissima iniziativa, complimenti al sindaco e all’associazione “Donne 99” per la salvaguardia dell’identità Storica Culturale del popolo Tit. Nell’ottobre del 1999 l’associazione ha curato una mostra di oggetti, ambienti, fotografie, abiti dalla quale è nato il libro “Donne di ieri….Donne di sempre”. Questo libro ha raccontato con incontri molto partecipati in Basilicata e Campania i costumi e le tradizioni di Tito. “U crettu “esposto in Comune è l’abito della festa che si cuciva a mano, gonna lunga, corpetto con ricami che mette in risalto il seno. Un seno prosperoso era il massimo della sensualità. Un vestito con la stoffa nelle cuciture, in modo da poterlo allungare all’occorrenza. Con l’allestimento del costume tradizionale nella casa comunale “Donne 99” “continua l’impegno ultra ventennale per la crescita culturale di Tito e delle donne in particolare. “Donne 99”, come non si stanca di ribadire Luisa Salvia, anche in questo periodo così difficile per tutti noi, vuole essere forza trainante per tutte quelle donne che come noi, sentono l’emozione di raccontarsi e di riscoprire la propria storia e le proprie radici, e per quanti, donne e uomini che siano, sanno aprirsi al domani con la forza e lo spirito delle antiche generazioni”.

Mario Coviello

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