Revenge porn, in Basilicata 5 i casi accertati. 16 quelli che riguardano divieti di avvicinamento e misure cautelari

Diramato il report del Ministero dell’Interno (Dipartimento della Pubblica Sicurezza) riguardo i reati che hanno riguardato revenge porn e violenza sulle donne. In Basilicata 5 casi di revenge porn 

Le regioni dove è stato commesso il maggior numero di reati del cosiddetto “revenge porn”, nel periodo di riferimento dal 9 agosto 2019 all’8 agosto 2020, siano la Lombardia (141), la Sicilia (82) e la Campania (74), mentre la Basilicata (5) e la Valle d’Aosta (1) fanno registrare i valori più bassi. Come detto, appunto, in terra lucana sono 5 i casi accertati dalle forze dell’ordine.

Inoltre, l’articolo 387 bis del codice penale, che ha introdotto il reato di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, risulta la fattispecie più frequentemente commessa tra quelle di nuova introduzione. La norma prevede che, chi, essendovi legalmente sottoposto, violi gli obblighi o i divieti derivanti dal provvedimento che applica le misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare (art. 282-bis c.p.p.) o del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (art. 282- ter c.p.p.) o la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare (art. 384-bis c.p.p.), venga punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. La fattispecie in esame risulta di particolare rilievo per il numero elevato di trasgressioni alla medesima, a volte sfociate in condotte violente nei confronti delle vittime. Le regioni in cui si sono registrate più violazioni
sono la Sicilia, il Lazio e il Piemonte. Quelle, invece, in cui se ne sono verificate meno sono la Valle d’Aosta, l’Umbria e il Molise. In questo caso, in Basilicata si sono verificati 16 casi.

Sul territorio nazionale, quanto ai provvedimenti amministrativi in materia di violenza di genere, nel periodo 1° gennaio-19 novembre 2020, i Questori hanno emanato 1.055 ammonimenti per stalking, 956 per violenza domestica e 352 provvedimenti di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare. Se il trend è in diminuzione per gli omicidi di donne nel 2019 (111) rispetto al 2018 (141), in linea con la diminuzione generale degli omicidi, una controtendenza si registra nei primi nove mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con un aumento del 7, 3% (88 donne uccise nel 2020 a fronte di 82 del 2019). Stesso trend in aumento se analizziamo le vittime in ambito familiare/affettivo che passano dal 68 a 77 (con un aumento del 13,2%), uccise in prevalenza da partner o ex partner (e solo per il 28% nel 2020 per mano di genitori o figli).

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