Da Napoli nel Potentino per catturare cardellini illegalmente. Scoperti e denunciati dai Carabinieri due bracconieri

I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Atella e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Melfi, con l’ausilio di militari della Stazione Forestale di Rionero in Vulture, hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria un 43enne ed 45enne, entrambi della provincia di Napoli, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di maltrattamento di animali e furto venatorio, con l’utilizzo di richiami elettronici.

Nel dettaglio, gli operanti, nel corso di un servizio di controllo del territorio, nei pressi di una zona collinare del comune di Atella, hanno sorpreso i due uomini nascosti dietro un riparo, intenti a praticare l’esercizio illegale dell’uccellagione, finalizzata alla cattura di cardellini, un’attività di caccia illegale in Italia dove è considerata una forma di bracconaggio, attuata con l’impiego di dispositivi fissi e finalizzata alla cattura di selvaggina volatile. Sul posto sono stati rinvenuti 8 cardellini rimasti imprigionati in trappole artigianali, costruite con fili e legnetti, dopo esservi stati attirati con richiami acustici elettronici. I bracconieri, infatti, erano dotati di tutti gli arnesi che si utilizzano normalmente per l’illegale pratica della cattura di volatili di specie protetta. Nel corso dell’intervento sono stati rinvenuti e sequestrati dai Carabinieri 2 richiami elettronici ed altrettante gabbiette per uccelli. Gli 8 cardellini catturati sono stati contestualmente rimessi in libertà in un luogo idoneo, mentre i due soggetti sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria.

 

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