Giovane lucano trovato morto in un pozzo: depositati i risultati dei Carabinieri del Ris. La madre: “Non crediamo al suicidio”

La verità. E’ questo che continua a chiedere ormai da quasi tre anni Lucia, la madre di Giuseppe Sansanelli, il giovane che l 17 gennaio 2018 è stato ritrovato senza vita all’interno di un pozzo a Sant’Arcangelo, nel Potentino, dopo che le sue tracce si erano perse 25 giorni prima, il 23 dicembre 2017. Indizi che potrebbero portare alla verità sono attesi dalla famiglia. L’ultima notizia è la consegna, da parte dei Carabinieri del Ris, dei risultati effettuati in laboratorio sulle scarpe e sugli indumenti di Giuseppe. Ritrovati a pochi passi dal pozzo dove giaceva il corpo del giovane, che aveva 26 anni. Una morte ancora avvolta nel mistero. Non ci sono indagati nel fascicolo della Procura di Lagonegro, il cui titolare è il pubblico ministero dott.ssa Colella. Non ci sono notizie nemmeno dell’autopsia: effettuata il 20 gennaio 2018 dal dott. Adamo Maiese, è stata depositata in Procura ma al momento sarebbe ancora segregata. Rispetto all’ultimo aggiornamento della vicenda, la madre di Giuseppe, Lucia, ha dichiarato: “Attendevamo questi risultati dei Carabinieri del Ris. Adesso sono arrivati e depositati in Procura a Lagonegro. Speriamo possano portarci alla verità. Sappiamo che le indagini non si sono mai fermate e per questo ringraziamo i Carabinieri e la Procura di Lagonegro, la dott.ssa Colella. Ma di una cosa siamo certi: non crediamo assolutamente al suicidio”, ha dichiarato la signora Lucia a melandronews.it. Un lavoro dettagliato, difficile e abbastanza lungo quello dei Carabinieri del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche. I risultati depositati diranno se ci sono tracce su indumenti e scarpe e se qualcuno avrebbe avuto a che fare con Giuseppe in questa tragedia. 

Giuseppe, lo ricordiamo, uscì di casa la mattina del 23 dicembre. Era così tranquillo che aveva invitato il padre anche a farsi una passeggiata con lui. Nulla lasciava pensare ad un tragico epilogo. Le ricerche continuarono per giorni con segnalazioni anche nel materano. Il corpo di Giuseppe venne poi notato da un possessore di un terreno in un pozzo in campagna, non lontano dalla casa dove Giuseppe alloggiava, con i familiari, visto che sono originari di Sant’Arcangelo ma vivono nel bolognese. 

Claudio Buono

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