FlixBus riparte in Italia, “ma la Basilicata è esclusa dalla rete minima”

L’Azienda: “FlixBus si avvia alla ripartenza in Italia. Ma la mancanza di attenzione della politica penalizzerà anche la Basilicata”. Incondi: «Senza l’aiuto del Governo, possiamo ripartire soltanto a ranghi ridotti. Questo penalizzerà in modo particolare alcune regioni, tra cui la Basilicata, che rischiano così l’isolamento»

Mercoledì 3 giugno FlixBus tornerà operativa in Italia, nel rispetto delle linee guida predisposte dal Governo e applicando tutte le misure volte a tutelare la salute dei passeggeri e del proprio personale, e interesserà, per il momento, circa 70 città del Paese. Prima dell’emergenza sanitaria, il network FlixBus contava 500 destinazioni in tutta Italia. La drastica riduzione del servizio, che si concretizza nella radicale diminuzione dei collegamenti e delle frequenze sull’intero territorio nazionale, colpirà in modo particolare determinate regioni, tra cui la Basilicata. Prima dell’emergenza, FlixBus era presente sul territorio lucano con ben 15 fermate, operando 28 linee da e verso la regione: tra le destinazioni collegate, oltre a Potenza e Matera, si contavano anche centri minori come Lavello, Lauria e Senise e località turistiche come Policoro e Scanzano Jonico. Per il momento, tuttavia, nessuna di queste linee potrà ripartire. In questa mutata condizione, destinata inevitabilmente a incidere sui passeggeri lucani oltre che sul turismo locale, si riflettono le serie difficoltà che le imprese della lunga percorrenza stanno vivendo a seguito dell’esclusione dalla strategia per i trasporti prevista dal Governo nell’ambito del DL Rilancio nonostante i reiterati appelli, rimasti inascoltati.

«Più volte ci siamo appellati al buonsenso del Governo affinché stanziasse aiuti economici per il settore della lunga percorrenza, che garantisce a milioni di Italiani un servizio essenziale supplendo alle carenze infrastrutturali cui sono soggette vaste aree del Paese, assolvendo così a una funzione sociale a tutti gli effetti. Ciononostante, le istituzioni hanno ignorato il nostro grido d’aiuto, sottovalutando il problema e condannando all’isolamento intere regioni, tra cui la Basilicata. Il settore dei trasporti è stato travolto dalla pandemia, e mentre la strategia del Governo sceglie di favorire le aziende di stato, a noi non resta che affidarci alle nostre forze e ripartire a ranghi ridotti, ma senza un supporto economico per tutto il settore non potremo mai tornare alla capillarità di prima, e di questo faranno le spese, fra gli altri, anche i passeggeri lucani. Auspichiamo quindi che nel passaggio di conversione del DL Rilancio in Parlamento si corregga il tiro, includendo misure concrete a tutela del settore e di tanti passeggeri: il diritto alla mobilità non può valere solo per chi ha accesso all’alta velocità», dichiara Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia.

Arrivata in Basilicata nel 2016, FlixBus ha via via consolidato la presenza sul territorio, assolvendo al duplice scopo di offrire un’alternativa sulle principali direttrici – con particolare attenzione a Matera in ragione dello status di Capitale della Cultura 2019 – e di connettere centri scarsamente collegati sia nell’entroterra che sulla costa ionica, anche in ottica di promozione del patrimonio. «Soprattutto in questa delicata fase di ripartenza, il turismo può svolgere un ruolo cruciale nel rilancio del Paese, ma non può esserci turismo senza trasporti, che, anzi, del settore sono motore e componente fondamentale. A maggior ragione, in questo momento è necessario più che mai un sostegno concreto alle imprese della mobilità, perché possano contribuire a valorizzare al meglio, in Basilicata come in tutta Italia, un patrimonio paesaggistico e culturale impareggiabile in grado di giovare fortemente all’intero sistema economico», conclude Incondi.

La riattivazione di alcune rotte si delinea, così, anche nei termini di un contributo al progetto di rilancio del Paese, che per la propria realizzazione necessita tuttavia di un supporto economico.

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