Potenza, il coronavirus a 33 anni: “Ho visto la morte in faccia e in quella di mio padre”

“Ho visto la morte in faccia e in quella di mio padre, che è stato preso per i capelli. Mia madre è stata un giorno intero con il casco in ventilazione e stava per finire in terapia intensiva. Raccontarlo non rende”. Sono le parole di Dalila Grieco, nell’intervista rilasciata a Repubblica alla giornalista Anna Martino, pubblicata ieri. La giovane, di Potenza, è stata tra le prime contagiate dal coronavirus nel capoluogo di regione. 33 anni, ha raccontato che non riusciva a mantenersi in piedi e a non controllare il corpo. Dalila, guarita, è stata ricoverata al San Carlo di Potenza nel reparto di malattie infettive. E’ stata dimessa l’8 aprile e il 22 ha concluso la quarantena. Si dice ancora affaticata, ma è stata comunque tranquillizzata dai medici, essendo una cosa normale a seguito del contagio e della guarigione. “La cura -ha raccontato a Repubblica- è molto pesante. Si usano farmaci molto potenti, avevo occhi gialli e lingua color sangue”. La giovane ha raccontato di aver accusato i primi sintomi l’11 marzo, quando gli bruciavano gli occhi ed aveva la febbre, non alta. “Nel reparto insieme a mio padre, positivo. I medici mi hanno accontentata facendomi stare in stanza con lui. Poi è stata ricoverata anche mia madre. I primi 15 giorni sono stati da incubo, non riuscivo nemmeno a parlare”. 

Dalila non è riuscita a capire come si è contagiata. “Forse al locale dove lavoro”, dice, perchè stava alla cassa “con i guanti ma senza mascherina”. E quando ha saputo della guarigione? “I medici mi hanno fatto un gesto di vittoria da dietro i vetri del reparto”. Ma adesso ha comunque paura, ma è forte e determinata: “Voglio vivere, con tutte le consapevolezze di quelli che sono i miei reali desideri”. Ma con una notizia in più: anche i genitori sono guariti così come il fratello. 

L’intervista completa su Repubblica disponibile cliccando qui.

Claudio Buono

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *