Emergenza Covid-19, l’Azienda Ospedaliera “San Carlo” 22 infermieri e 18 OSS

Sono in totale 32 i contratti a tempo determinato per personale sanitario stipulati oggi dall’Azienda Ospedaliera San Carlo. La Direzione Generale dell’AOR S. Carlo comunica, che in ragione delle esigenze straordinarie ed urgenti derivanti dall’emergenza COVID-19 ed al fine di garantire l’erogazione di adeguate prestazioni di assistenza sanitaria, dopo aver già in precedenza prorogato i contratti in scadenza relativi a 22 unità infermieristiche già in servizio, ha proceduto nella giornata odierna alla stipulazione dei seguenti contratti individuali di lavoro a tempo determinato: 22 Infermieri con contratti individuali di lavoro a tempo determinato della durata di 12 mesi con le seguenti destinazioni:

  • 12 unità Presidio Ospedaliero San Carlo di Potenza
  • 2 unità P.O. di Lagonegro
  • 2 unità P.O. di Melfi
  • 6 unità P.O. di Villa D’Agri

18 Operatori Socio Sanitari – OSS con contratti individuali di lavoro a tempo determinato della durata di 12 mesi con le seguenti destinazioni:

  • 10 unità Presidio Ospedaliero San Carlo di Potenza
  • 2 unità P.O. di Lagonegro
  • 2 unità P.O. di Melfi
  • 4 unità P.O. di Villa D’Agri

In data odierna, si è inoltre provveduto, sempre nell’ambito dell’emergenza COVID-19, all’assunzione con contratto Co.co.co e per un periodo di 6 mesi, di ulteriori 2 Medici specializzandi, che vanno ad aggiungersi ai 12 Medici specializzandi già contrattualizzati negli scorsi giorni per il medesimo periodo e con analogo contratto. Prevista inoltre, nei prossimi giorni, la stipula di 3 contratti riguardanti Medici Anestesisti in quiescenza oltre a quello già stipulato con un Medico specialista in Malattie Infettive, anch’egli in quiescenza.

Fonte: Sanità Futura

1 commento

  1. Marianna

    Una domanda sorge spontanea….perché mandano a Villa d’Agri infermieri ed OSS quando ci sono già ma sono stati mandati a casa perché i reparti sono chiusi? Non possono far rientrare chi ha già fatto il tampone e poi decidere di mandarli da Potenza se non si riesce a ricoprire i turni nei rispettivi reparti.

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