Detenzione abusiva di armi e lesioni personali. Uomo tradotto in carcere dagli agenti della Squadra Mobile di Potenza

Personale della Squadra Mobile di Potenza ha proceduto a dare esecuzione a quanto disposto dalla Procura della Repubblica di Potenza, che con revoca del Decreto di Sospensione dell’Ordine di esecuzione per la carcerazione, ha disposto che il condannato libero F.F., cl. 1989, nativo della provincia di Bari, fosse tradotto in carcere per espiare la pena della reclusione di mesi tre, in esecuzione alla sentenza nr. 665/2018 con la quale il medesimo è stato riconosciuto colpevole per i reati di detenzione abusiva di armi e lesioni personali. Va evidenziato che dopo tale vicenda il soggetto ha continuato ad assumere comportamenti contrari ai dettami di legge, rendendosi responsabile della commissione dei reati di minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale, interruzione di pubblico servizio, lesioni personali, danneggiamento, tentata estorsione, ricettazione, violazione del codice della strada, detenzione di stupefacenti a fine di spaccio, e più recentemente è stato tratto in arresto per detenzione di sostanza stupefacente motivo per il quale veniva sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, dotte perdurati sino all’anno 2019. Infine, il Tribunale di Potenza con Decreto del 07/02/2019 ha applicato nei suoi confronti la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale della P.S., con Obbligo di Soggiorno, per la durata di anni due. Il provvedimento restrittivo è stato emesso a seguito del rigetto della richiesta da parte del condannato di affidamento in prova ai servizi sociali, in quanto il Tribunale di Sorveglianza di Potenza ha ritenuto che l’uomo non abbia maturato un concreto progetto rieducativo ed è ancora legato a quelle logiche devianti che hanno caratterizzato il suo excursus criminale.

comunicato stampa

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