Luisa Picerno e il sogno nella città dei fiori. L’artista lucana in semifinale per Area Sanremo

C’è anche una giovane artista lucana in gara per far parte della prossima edizione di “Area Sanremo”. Si tratta della cantautrice Luisa Picerno, di Balvano, che come numerosi artisti italiani ha partecipato alle selezioni per l’importante kermesse. La bella notizia è che la Picerno è stata selezionata per le semifinali che daranno accesso ad Area Sanremo, che si terrà nella città dei fiori. Allieva di Angela Covucci, insegnante della scuola “A.C. Singing School” di Potenza, a cui deve gran parte della sua determinazione, coltiva da molti anni la passione per la musica. Ma in particolar modo per la scrittura. Non a caso lo scorso giugno si è diplomata all’importante centro “Cet” di Mogol, che ha sede in Umbria. Per lei diploma come autrice di testi. in questi giorni ha seguito i corsi presso il “Palafiori” di Sanremo, proposti dall’Istituto Cmp, con numerosi artisti ed insegnanti di esperienza internazionale, conseguendo così un attestato di partecipazione riguardante la scrittura dei testi, tecnica vocale e presenza scenica. Nella giuria nomi importanti della scena musicale italiana, come Vittorio De Scalzi, Teresa De Sio, ed altri come Petra Magoni, Andy Bluvertigo e Gianni Testa. “Quest’anno – ha sottolineato Luisa Picerno – il brano presentato al Festival è totalmente diverso da tutti quelli ascoltati fino ad ora. Questo anche grazie all’aiuto del mio co-autore Luigi Marchitelli, autore compositore ed artista dall’anima dolce e complicata il quale ha ottenuto numerose soddisfazioni in tutto il panorama internazionale”. Ma di cosa parla questo brano? La Picerno lo racconta così: “Questo brano è una lotta, una lotta tra ciò che siamo e ciò che gli altri ci dicono di essere, spesso il giudizio delle persone fa male come una sberla che arriva dritto in faccia, questa canzone deve essere quella mano che la sberla la ferma soltanto un attimo prima di arrivare”. Ed aggiunge: “sono molto felice di essere nuovamente a Sanremo, questa città mi mette spensieratezza ed allegria, a prescindere da come vada, so che è molto difficile. Eravamo tantissimi, ma già essere lì ed esibirsi dinnanzi alla giuria è stato davvero bello”. Per lei anche una esibizione improvvisata davanti all’Ariston, quando ha cantato un suo brano, “Il coraggio che non ho”. “Guardavo quella scritta dritto sui miei occhi ed ho pensato – ha concluso la giovane artista – a mia madre, che non c‘è più ed in quel preciso istante mi è mancata da morire. È questa la mia vittoria più grande, vale a dire provarci. Perché se provi e fallisci fa meno male del non provarci mai”. 

redazione

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