Val d’Agri, medici salvano uomo dopo infarto del miocardio. I ringraziamenti della moglie: “La sanità in Basilicata funziona”

Di seguito, una lettera che una donna della Val d’Agri ha condiviso con La Gazzetta del Val d’Agri, per parlare di un caso di buona sanità in Basilicata

Mi chiamo I. D. C. di Marsicovetere e vorrei ringraziare la sanità lucana, tutti parlano di mala sanità quando va male ma bisogna parlarne anche quando va bene. Contattati da I. abbiamo ascoltato la sua storia che prontamente abbiamo pubblicato sotto forma di racconto in prima persona. Vi spiego cosa è successo: martedì sera verso le 23:30 marito si sente poco bene, ha dei dolori lancinanti al petto e così decidiamo di andare al pronto soccorso vicino casa che dista circa 5 minuti; davanti al Pronto Soccorso mio marito viene accolto dall’infermiere Cassino e dall’infermiere Viaggiano, dall’OSS Lopardo e dalla Dottoressa Cariati. Iniziano i primi controlli e prelievi, viene contattato il cardiologo Rocco Berteramo. Dopo un’ attenta valutazione i sintomi rivelano un infarto del miocardio. Alle 3 di notte viene allertato il 118 e alle 4 di mattina arriva in terapia intensiva cardiologica al San Carlo di Potenza. Gli viene effettuata una coronarografia mercoledì pomeriggio e subito dopo in chirurgia applicato uno stent.

Lo stent è un tubicino a rete metallica che può essere introdotto negli organi a lume (cioè cavi, come i vasi sanguigni o l’intestino) al fine di sostenerne le pareti interne. Il suo utilizzo è particolarmente comune in ambito vascolare, con inserimento di stent nelle arterie che presentano ristringimenti o caratterizzate da debolezza. È il caso dell’intervento di angioplastica coronarica, in cui il posizionamento dello stent consente di mantenere pervio il vaso consentendo il flusso ematico

Mio marito ora sta bene. Ringraziamo io e mio marito il pronto soccorso con la Dottoressa Cariati e il suo staff il Dottor Berteramo che ha deciso dopo un’attenta valutazione di trasferire mio marito a Potenza. Grazie ancora alla Dottoressa Capelli, all’infermiera Teresa Martino e all’autista Domenico Savino. Un ringraziamento doveroso anche alla terapia intensiva del San Carlo di Potenza e all’UTIC con il Dottore Fiorillo e tutto il suo staff. La sanità in Val d’Agri funziona benissimo altrimenti oggi non potrei raccontare questa storia con il suo lieto fine.

Fonte: gazzettadellavaldagri.it

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