Dal 1° ottobre screening prenatale non invasivo gratuito per le donne lucane. La Basilicata prima regione in Italia

La Basilicata è la prima regione italiana ad offrire gratuitamente il test di screening prenatale non invasivo (Nips) per tutte le donne in gravidanza che presentano un rischio intermedio di anomalie cromosomiche, desunto dal precedente esame bi test. Dal primo ottobre sarà possibile sottoporsi gratuitamente al test attraverso il laboratorio specialistico di Genetica medica dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, guidato da Domenico Dell’Edera, in collaborazione con il centro di riferimento regionale di medicina fetale e diagnosi prenatale dell’ospedale San Carlo di Potenza e le unità operative di ostetricia e ginecologia che operano sul territorio. Basato su specifiche tecniche molecolari, il test viene effettuato con un semplice prelievo di sangue e permette di esaminare, a partire dalla undicesima settimana di gestazione, la probabilità di riscontrare nel feto problematiche collegate al numero di cromosomi quali la sindrome di Patau, la sindrome di Edwards e la sindrome di Down. “L’obiettivo è di valorizzare il percorso nascita nelle strutture sanitarie regionali, consentendo alle gestanti di evitare il ricorso inappropriato a pratiche diagnostiche come l’amniocentesi, invasive e rischiose per la salute del feto, che in questo modo vengono ridotte di circa l’80 per cento – spiega l’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone – Con questa iniziativa di civiltà, condivisa dai ginecologi dei diversi presidi sanitari, suggeriamo alle donne lucane di affidarsi al servizio pubblico perché verranno seguite in maniera sicura e oltretutto non dovranno sostenere i costi dei test di screening propri del mercato privato. La Basilicata – aggiunge Leone – in questo modo si va ad allineare, come evidenzia il ministero della Salute, ai Paesi europei più avanzati”. (Fonte: napoli.repubblica.it)

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