Il vino lucano premiato a Milano. Ai “Best Italian Wine Awards 2019” premiata la Tenuta Marino

Continuano a collezionare successi e riconoscimenti i vini lucani. A Milano, nel corso dell’ottava edizione del Biwa (Best italian wine awards) uno tra gli appuntamenti imperdibili nel panorama internazionale del mondo del vino, a portare a casa l’ambito riconoscimento quale “miglior vino pop” è stata l’etichetta “Terra aspra” Matera primitivo Dop 2013 della Tenuta Marino che ha sede nel Parco Nazionale del Pollino. A convincere gli undici giurati di altissimo livello, tra i quali i fondatori della manifestazione, Andrea Grignaffini critico e giornalista enogastronomico Luca Gardini “wine-killer”, è stato il carattere vivace del vino, la fedeltà al territorio ed il prezzo contenuto. L’azienda, che da anni ha adottato il metodo della coltivazione biologica, si estende sui  comuni di  San Giorgio Lucano, Noepoli, Senise, abbracciando le due province della Basilicata. “Le nostre vigne, che beneficiano dell’escursione termica data dall’altitudine e la presenza di due fiumi, il Sinni ed il Sarmento,  sono circondate da terreni semipianeggianti che accolgono frutteti intervallati da boschi, alcuni dei quali adibiti al pascolo di cavalli e bovini”, racconta Paolo Marino a proposito della sua azienda. “Sono contento di aver avuto quest’opportunità e orgoglioso di aver portato a casa questo splendido premio – commenta ancora Marino-  mi ha particolarmente reso felice il fatto che abbia conosciuto di persona i migliori produttori di Italia e alcuni dei migliori sommelier al mondo. L’etichetta premiata è quella di un primitivo 2013, vino in cui ho sempre creduto e a quanto pare non invano dati i numerosi riconoscimenti ottenuti fino ad ora, tra cui la medaglia d’oro del concorso mondiale di Bruxelles e la Golden Star di Vinibuoni di Italia edizione 2020. Il merito è anche  della mia famiglia che mi ha consentito di entrare nel mondo del vino,  di viaggiare per degustare sempre vini nuovi e confrontarmi con altri produttori per crescere sempre più”. Un risultato importante anche per Fabio Mecca, l’enologo di Barile, curatore del vino premiato e da sempre impegnato nella promozione delle cartellini lucane, molte delle quali hanno ottenuto preziosi riconoscimenti. “ E’ una grande gioia e soddisfazione vedere quel vino al pari di grandi produttori italiani che hanno fatto e  continuano a fare la storia dell’enologia italiana – ha commentato Mecca –  ma ancora di più mi emoziona il fatto che quel vino ha conquistato il premio come miglior espressione del territorio. Per me, come enologo, che da sempre alla ricerca di questo, è la massima considerazione. Ringrazio la famiglia Marino per la fiducia che ripone in me”.

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