“Basta bruciare plastica”. A Balvano l’appello del sindaco Di Carlo che minaccia di denunciare gli incivili

“Se fino ad oggi abbiamo fatto richiami verbali, adesso siamo pronti anche a denunciare”. È questo, da una parte l’appello e dall’altra una presa di posizione, più che una “minaccia”, di Costantino Di Carlo, sindaco di Balvano. Le sue parole fanno riferimento ad alcuni cittadini che possono tranquillamente definirsi incivili ed irrispettosi dell’ambiente, che si rendono protagonisti della bruciatura di plastica. Tanto che la puzza, spesso e volentieri, come capitato qualche mattina fa, si sente bene in piazza e in altre aree del centro abitato. Puzza inconfondibile di plastica bruciata. “Non è la prima volta che si sente una terribile puzza. Non so se si tratti di qualcuno che, volendosi liberare di bottiglie di plastica, pannolini dei bambini o di altro senza dover aspettare il prossimo ritiro dell’indomani, pensa di bruciare la domenica mattina dì buonora. Sinceramente non so cosa passi nella testa di chi lo fa. L’aria maleodorante la respiriamo tutti, anche i bambini di cui bruciamo i pannolini, è cancerogena”. Da qui, l’appello e la richiesta di fare un passaparola tra la comunità. “Ai cittadini chiedo di avvisare anche i tanti vicini e vecchietti, che fra l’altro differenziano benissimo, a cui dovesse non arrivare il mio messaggio, per chiedere di evitare pratiche come questa, che danneggiano noi e l’ambiente. Se vedete qualcuno che brucia plastica, lancia buste di spazzatura nei burroni o cose di questo tipo, vi invito ad informare direttamente e riservatamente il sottoscritto”, sottolinea Di Carlo. Proprio la sua amministrazione, ormai da tempo, e con l’ultima iniziativa in avvio dell’anno scolastico, ha dato il via ad un progetto per il rispetto dell’ambiente, anche attraverso l’eliminazione della plastica a scuola. Ma qualcuno, inconscio e senza sapere delle gravi conseguenze, la plastica la brucia. “Fino ad oggi quando ho visto qualcuno buttare qualcosa, l’ho chiamato e gli ho fatto riprendere la busta abbandonata “distrattamente” e consegnarla al ritiro porta a porta nel giorno del ritiro. Adesso, però, denuncerò personalmente ai carabinieri. Non è più civiltà, neppure quella di chi vede e gira la testa dall’altra parte”, ha concluso il sindaco Di Carlo.

Claudio Buono
dal “Quotidiano del Sud”

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