Nuotare è libertà. A Baragiano le persone “diversamente ricche” vivono giornate da ricordare

Valeria, Alessandra, Claudio, Clara, Vincenzo, Magda, Patrizia, Sabrina, Michele, Oumaina, arrivano alla piscina di Baragiano Scalo, gestita della ASD Old Friends Nuoto, verso le nove. Queste persone adulte e “diversamente ricche” di empatia, sorrisi, carezze, queste” persone speciali” conoscono bene la struttura perché la frequentano da qualche settimana e si muovono con sicurezza negli spazi accoglienti, godono il sole e l’acqua pulita delle piscine. Sono gli ospiti del Centro Rotary che si trova a Bucaletto a Potenza, gestito dalla Cooperativa “La Mimosa”, che li accoglie dal lunedì al venerdì tutto l’anno. I sei educatori, i quattro operatori che con la psicologa coordinatrice c li seguono da anni, hanno firmato una convenzione con ASD Old Friends nuoto, che utilizza tecnici federali della Federazione Italiana Nuoto Paraolimpico e in questo mese di luglio sono loro ospiti presso la piscina di Baragiano. Così possono offrire giornate di libertà e coinvolgimento in acqua. Antonino, Antonella, Anna, Daniela, Rosa e Diego, coordinati da Mario, sono con loro per un corso di nuoto, una volta a settimana, nella piscina di Montereale a Potenza e ora sono qui a Baragiano. Ognuno dei ragazzi e ragazze ha il suo istruttore che lo segue in acqua. E la conquista della capacità di vincere la paura, di galleggiare, muoversi e riuscire a fare una vasca e poi due è per ciascuno di essi una conquista, la conferma che ce la può fare. Nella piscina comunale di Baragiano scalo si sentono “trattati come principi”, hanno a disposizione un gazebo che offre frescura, sedie, tavoli per disegnare, giocare a carte, creare oggetti graziosi e colorati. Alle 13,00 nell’area picnic si godono il pasto che la cooperativa “La Mimosa” assicura e poi si riprende a giocare, nuotare, chiacchierare fino alle 17,00. A Bucaletto li aspettano i genitori riconoscenti e sorridenti. Vi siete mai chiesti come sarebbe la vostra vita, se non poteste mai, e dico MAI, calare la soglia della vostra attenzione, dovendo costantemente badare a qualcuno? Certamente starete pensando che sì, lo avete provato, quando i vostri bimbi erano appena nati, o molto piccoli (i famosi terribili due anni dei bambini). Vi ricorderete quanto fosse faticoso, stancante anche psicologicamente, dover sempre seguirli, aiutarli, stare con loro. Ora, provate ad immaginare a come può essere, mantenere sempre questa soglia elevatissima di attenzione, per giorni, mesi, e poi per anni…Non è facile, lo so, ma purtroppo questa è la condizione in cui vivono tantissime mamme e papà, tantissime famiglie, in cui vive un bimbo speciale prima e poi un adulto speciale che non può mai essere lasciato solo. Le giornate al Rotary per le famiglie di queste persone sono un’oasi di pace, un modo concreto per non sentirsi soli, abbandonati. E’ anche per questo che ciascuno di noi deve essere capace di cogliere, vivere e raccontare queste storie per provare ad essere migliore.

Mario Coviello

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