Avigliano, emozione e solidarietà per lo spettacolo teatrale “Radici” a sostegno dell’Unicef

L’emozione è palpabile nel Centro Polivalente di Avigliano. Già prima delle 18,00, i genitori, i nonni, i parenti degli alunni delle classi seconda e terza della scuola primaria “Tommaso Morlino” hanno fatto a gara per prendere i primi posti e così vivere in diretta e magari filmare meglio con l’immancabile cellulare le emozioni più belle. Mentre la maestra Carla Gallicano, referente Unicef per l’Istituto Comprensivo di Avigliano Centro, cura all’ingresso il tavolo con i gadget per la raccolta fondi, i docenti Antonello Verrastro, Maria Chianese, Vitina Verrastro, Lucia Arenella e Adriana Infantino preparano, dietro le quinte gli alunni contenti perchè hanno già adocchiato i loro cari in platea. L’instancabile dirigente scolastica Adriana Formetta ha preso posto in prima fila e finalmente si può cominciare. L’occhio di bue illumina il presentatore: “Signore e signori, benvenuti alla rappresentazione teatrale “Radici “, liberamente ispirato alla commedia di Donatina Coviello “Minguccio e Filomena”.  Se siamo qui oggi lo dobbiamo all’impegno e alla dedizione oltre che dei docenti, anche dei nostri genitori e nonni che si sono messi in gioco. A questi spetta un’applauso subito (un boato si eleva nella sala buia). Grazie in particolare a Rosaria Galasso e a Pietro Manfredi che hanno curato i balli, a Marianna D’Amico che ha curato la regia e l’adattamento del testo “Minguccio e Filomena” di Donatina Coviello, alla quale va un grazie speciale. Grazie a Leonardo Del Carlo, al maestro Antonio Verrastro e al piccolo Pierluigi Carlucci per l’accompagnamento musicale. Grazie alla preside Adriana Formetta per aver sostenuto l’iniziativa, alla segretaria Giustina Sessa, a tutto il personale ATA e grazie infine a tutti Voi presenti (altro grande applauso). Ma perchè siamo qui? Siamo qui per ricordare gli usi, le tradizioni, la lingua, i balli e le canzoni dei tempi passati. Non come un semplice recupero del folklore locale, ma per meglio radicare il senso di appartenenza al proprio luogo d’origine e alla comunità di cui si fa parte. Parlare del passato per ricordare da dove veniamo e quindi chi siamo. Siamo qui solo per questo? Eh no. Siamo qui per raccogliere fondi a favore del Comitato Provinciale Unicef di Potenza. Siamo qui dunque per strapparvi un sorriso e per regalarlo a chi ha più bisogno. Buon divertimento”. E lo spettacolo inizia. La storia del corteggiamento di Minguccio a Filomena e del loro matrimonio si dipana con scambi di battute che fanno ridere e pensare, balli e canti. Grandi applausi e Annamaria Giambrocono ringrazia a nome dell’Unicef i ragazzi e le loro famiglie e ribadisce che la “Nazione Aviglianese” ha bisogno di spettacoli come quello che abbiamo appena visto per creare un solido legame fra le generazioni e conservare un ricco patrimonio di cultura”. La somma raccolta è importante e con l’Unicef tanti bambini avranno medicine, cibo, acqua, istruzione, ringraziando di cuore tutti gli aviglianesi.

Mario Coviello

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *