L’associazione “Recupero Tradizioni Ruotesi” ricorda Michele Carlucci. 65 anni fa la scomparsa del maestro dell’enologia italiana

Nato a Ruoti l’8 novembre del 1856, era il decano dei Maestri della viticultura ed enologia Italiana. E’ scomparso il 17 maggio 1954, 65 anni fa

Quando si era ritirato dal suo lavoro di Enologo, il prof. Michele Carlucci non aveva smesso di interessarsi alle discipline di cui era divenuto Maestro, continuando a seguire le vicende degli studi e delle ricerche viti-vinicole in Italia e all’estero. Si era Laureato in scienze Agrarie a Portici nel 1878 subito dopo era stato nominato assistente della cattedra  di Botanica e patologia vegetale che tenne per breve tempo, perché fu inviato all’estero per studiare l’ordinamento delle più importanti scuole enologiche del tempo, fu cosi a Geisenheim, a Klosterneuburg e infine a Conegliano, dopo di che venne incaricato di organizzare e dirigere la nuova scuola di Viticultura ed Enologia di Avellino, iniziata a funzionare nell’ottobre del 1880, egli portò a un livello di  meritevole fama, facendola divenire il centro più importante di studi e di ricerche viti-vinicole  dell’Italia Meridionale. Sempre ad Avellino fondò e dirisse, “Il Giornale di Viticultura ed enologia”. Chiamato a Roma nel 1911 quale Ispettore Generale della viticultura e delle malattie delle piante, vi rimase sino al 1926, ricoprendo durante quei 25 anni incarichi di alta responsabilità; Commissario per i consorzi antifillosserici, membro di numerosi commissioni per trattati di commercio, Alto consulente del Ministero della guerra per i servizi del vino alle truppe mobilitate durante la prima Guerra Mondiale. Dal 1926 al 1929 insegnò Enologia presso la facoltà di Agraria all’università di Portici. Un saggio prezioso della sua vasta cultura e della sua severità di studioso sono le descrizioni dei vitigni della Campania da lui dettate per la grande Ampélographie di Viala e Vermorel, componendo per ogni vitigno una vera monografia completa, esauriente e definitiva, aveva ultimatola tempo un trattato di enologia in cui aveva raccolto il frutto della sua profonda dottrina, ma la sua eccessiva scrupolosità ne fece sempre rimandare la pubblicazione. Ricordiamo una frase del Prof. Ettore Bove in un convegno sul Maestro Carlucci, il Comune di Ruoti dovrebbe mettere all’ingresso del paese una cartellonistica con scritto “Benvenuti a Ruoti il paese di Michele Carlucci, tra i padri fondatori della viticultura moderna”.

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