Truffe agli anziani nel potentino, scoperte dalla Polizia due donne rumente. Erano state già arrestate per gli stessi reati

Sempre alta l’attenzione della Polizia di Stato al fine di prevenire furti e truffe in danno delle cosiddette “fasce deboli” ed in particolare degli anziani. Nell’ambito di mirati servizi, personale in borghese del Commissariato di Melfi ha individuato due giovani donne, apparentemente straniere, dall’atteggiamento sospetto. Le due, infatti, erano sedute sugli scalini della rampa d’accesso alla sede di un Ufficio Postale della cittadina federiciana ed alla vista di due ottantenni si sono avvicinate. Gli agenti hanno cominciato un’attività di osservazione e pedinamento. Hanno notato così che le due donne hanno seguito le due persone anziane, nel frattempo salite su di un autobus, scendendo alla loro medesima fermata. Qui li hanno di nuovo avvicinati cercando di farsi seguire in un luogo appartato ma i due anziani si sono rifiutati. Le giovani si sono quindi allontanate frettolosamente con fare ancora più sospetto tenendo tra le mani qualcosa di non meglio identificato. A quel punto gli agenti in borghese sono intervenuti identificandole ed accertando che si trattava di due rumene provenienti dal campo nomadi di Foggia che erano già state tratte in arresto, nel mese di novembre dello scorso anno, per aver derubato altre persone anziane intercettate con il medesimo modus operandi. I due anziani sentiti nella circostanza hanno dichiarato di non essere stati derubati e che le due giovani li avevano avvicinati offrendo loro prestazioni sessuali in cambio di dieci euro. Per le due donne è scattato l’avvio del procedimento per l’irrogazione della misura del Foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Melfi.

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