Dissesto idreogelogico in Basilicata. Il sindaco di Sant’Angelo Le Fratte, Laurino: “Classe politica inconsapevole”

L’ultimo mio appello, sull’utilizzo dei fondi sul dissesto idrogeologico, risale ormai ad un articolo 2017 e la Regione non ha dato mai risposta. La mia piena solidarietà al collega Sindaco di Pomarico. Oggi – continua il sindaco Michele Laurino – non possiamo più attendere e pensare, nonostante i progetti definitivi ed esecutivi che ogni comune ha segnalato e candidato da ormai un decennio a questa parte, sia al Ministero che alla Regione Basilicata, dove ancora oggi ogni Comune a strade chiuse (contrade completamente isolate da anni), abitazioni sgombrate, con cittadini senza la propria abitazione e con un territorio pieno di dissesti idrogeologici, segnalati, dove noi Sindaci ci sforziamo di valorizzare i nostri Comuni a anche a livello turistico e, purtroppo molte volte mostriamo il nostro territorio da terzo mondo, soprattutto sulla viabilità, ormai, tutta dissestata, tutto questo con la consapevolezza che questa Regione ha in dotazione finanziaria circa 150.000.000 di Euro sul dissesto idrogeologico, se non di più. Un governo regionale degli ultimi cinque anni dimostratosi incapace di programmare e spendere neanche quei finanziamenti a disposizione che altre regioni hanno distribuiti sui loro territorio cercando di fare prevenzione e non solo emergenze come è accadendo nella nostra regione( vedasi Pomarico ecc.) . Dice Laurino – ormai viviamo queste offese tutti i giorni, invito tutti i sindaci di spogliarci del colore politico (molte volte ci costringe a non ribellarci) almeno su questi temi ed essere solidali a ribellarci difronte a questo immobilismo che questa regione ha messo in ginocchio i nostri Comuni al punto tale da non potere fare neanche attività di manutenzione ai nostri territori, addirittura neanche quelli ordinari, nonostante i Milioni di Euro, tra fondi Europei e Ministeriali in dotazione, è – continua il Sindaco Laurino – com’è mai possibile che in questa Regione si è diventati i più poveri con i Soldi ? . Purtroppo la classe politica di questo Governo Regionale è inconsapevole del peggioramento delle condizioni in cui ci troviamo a operare noi sindaci, soprattutto dei Comuni più piccoli. Ci troviamo a lottare tutti i giorni con le ristrettezze di bilanci sempre più magri con cui dobbiamo affrontate esigenze che la crisi non a fatto altro che aumentare. Poi ci sono le responsabilità pesantissime che noi Sindaci dobbiamo rispondere, anche sotto il profilo penale di quasi tutto quello che accade nel proprio territorio governato, immaginate se il Sindaco di Pomarico non avrebbe avuto la lungimiranza e far sgomberare i cittadini di quelle abitazioni di quale grande responsabilità doveva pagare oggi per colpa dell’incapacità di chi ci stà governando dall’alto. Tutto questo a fronte di un compenso davvero risibile dei Sindaci, certo non comparabile a quella di altre figure istituzionali come, ad esempio, i consiglieri regionali che godono di emolumenti stellari senza doversi neppure fare carico più di tanto dell’obbligo della presenza in aula o nel collegio elettorale. Il sindaco, specie quello di un piccolo Municipio, è chiamato a garantire di fatto la reperibilità 24 ore al giorno e sette giorni su sette. Altrimenti sono guai. Anche e soprattutto per lui. Solo la passione per la politica ci ha spinto a candidarci, ma è sempre più difficile accalorarsi per qualcosa che perde sempre di più significato. Oltretutto, fino a qualche anno fa, quando la politica era anche un cursus honorum, fare il sindaco di un piccolo centro rappresentava la tappa obbligata per chi aveva ambizioni di carriera. Oggi può bastare anche solo associarsi a un blog per approdare in Parlamento. Allora perché devi impelagarti in un ginepraio di 5 anni con tanti rischi, poche soddisfazioni e nessuno sbocco? Ecco perché ci si ritrova in questa situazione, che, se non si interverrà in qualche modo è destinata a peggiorare, Bisognerebbe rifletterci. Noi sindaci unici custodi dei territori che, non va dimenticato, siamo il livello istituzionale più vicino ai cittadini, con le fasce addosso esigiamo solo più rispetto, così come noi tutti i santissimi giorni lo facciamo nei confronti degli altri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *