“Viva i nonni, nonni sitter, nonni preziosi”. Alla Scuola Primaria di Baragiano la festa con il Comitato Provinciale Unicef di Potenza

Arrivo nella scuola primaria di Baragiano Scalo e all’ingresso sono già assiepati nonni e nonni. Hanno ricevuto un invito speciale questo pomeriggio. I nipoti con le maestre hanno deciso di festeggiarli. Contenti ed emozionati aspettano di entrare. Anche quest’anno Unicef Italia ha invitato le scuole a festeggiare i nonni. I nonni sono risorse preziose per la crescita dei piccoli, sono in campo tutti i giorni per dare ai bambini ascolto, insegnamento, affetto, coccole. Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Baragiano Lorenzo Rispoli con la coordinatrice del plesso Angela Figliuolo, volontaria Unicef, l’insegnante Rosangela Pomponio, responsabile della formazione, e tutte le insegnanti, con la preziosa collaborazione dei bidelli, hanno preparato la festa con cura. Quando entro, invitato come presidente del Comitato provinciale Unicef, si sistemano nell’atrio le sedie, si provano i microfoni, si dispongono i fiori di carta colorata, le poesie, i pensieri per i nonni in bella mostra. Certo lo spazio non è molto grande e molti nonni rimangono in piedi perchè le sedie non bastano. Ma non importa, i nonni e le nonne hanno riconosciuto i loro piccoli che si sono sistemati sulle scale e ai lati del salone e si sbracciano per farsi riconoscere, salutare, si armano di telefonini per gridare: “Eccomi, ci sono anch’io…ti voglio bene”. L’insegnante Figliuolo introduce l’incontro sottolineando che “quella di oggi è la festa di tutti i nonni, dei presenti e di quelli che non ci sono più. E’ un’occasione per ringraziarli tutti per quello che fanno ogni giorno e per far conoscere agli alunni i loro nonni “bambini”. E si comincia con il canto ufficiale della Festa dei nonni “Tu sarai un uomo migliore se porterai i nonni nel cuore, perchè lo sai, lo sai l’amore non muore mai…”. E le poesie delle classi prime, seconde, terze, della quarta e delle quinte, i canti “Nonni sitter” e “Viva i nonni” ricordano che “ i nonni giocano con i bambini….I nonni sono dei giardinieri,pregano dentro per quel mondo fuori.I nonni insegnano senza parlare,che senza amore questo mondo muore.I nonni cercano di farci capire,qual è la strada per non soffrire. I nonni hanno tempo e con quegli occhi sinceri, sono i bambini di ieri…I nonni prendono per mano il futuro. I nonni aiutano davvero…”. Nel mio breve intervento invito i nonni ad aiutare l’Unicef a salvare i bambini dell’Africa che non hanno cibo, medicine, acqua, acquistando i giochi in legno di una volta che ho portato con me. Li ringrazio perchè molti, con generosità, alla fine della festa, hanno risposto al mio appello. Molto viva la seconda parte della festa. I bambini con le insegnanti hanno preparato delle domande per conoscere meglio i nonni. “Quando eravate piccoli esisteva la scuola materna? Cosa mangiavate a colazione e a merenda? Quali dolci preparavano per voi le vostre mamme? E i nonni raccontano che chi viveva in campagna non aveva la scuola materna e nei paesi erano le suore che aprivano gli asili. Ricordano la fetta di pane bagnata con lo zucchero e il pezzo di pane con la mela quando andava bene. Raccontano che i dolci si mangiavano solo a Natale e Pasqua, i calzoncini con i ceci, i taralli ricoperti di zucchero. E che si giocava con bambole fatte con un pezzo di stoffa. Una nonna racconta di un bambolotto ricevuto con un pacco dall’America che ha custodito con amore per oltre trenta anni. “Ai tempi nostri il no non esisteva…La maestra era severa e avevamo un solo libro e due quaderni con la copertina nera, uno a righi e l’altro a quadretti e il calamaio con l’inchiostro per il pennino…A scuola si arrivava a piedi, spesso bagnati e ricoperti di fango e il pezzo di legna che portavamo da casa per la stufa dell’aula spesso non bastava per riscaldarci….”. Il racconto continuerà a casa e in classe nei prossimi giorni.La festa diventa un’occasione per conoscere e crescere.

Mario Coviello

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