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Vietri di Potenza, decadenza dei consiglieri comunali Grande e D’Andraia. Ricorso al Tar: domani l’udienza

Sarà il Tar di Basilicata a decidere sul reintegro in consiglio comunale dei consiglieri Carmine Grande e Giovanni D’Andraia, del gruppo di minoranza “Leali per Vietri”, dichiarati decaduti dalla maggioranza nel consiglio comunale del 17 maggio scorso. L’udienza è in programma domani 10 ottobre a Potenza. In quella seduta, la maggioranza votò favorevolmente la proposta di decadenza, a seguito della procedura avanzata dal capogruppo di maggioranza, Gerardo Pascaretta. Tutto nacque dalle due assenze consecutive, il 19 gennaio e il 16 febbraio, da parte dei due consiglieri nelle sedute consiliari. Secondo la maggioranza assenze ingiustificate che, come prevede il regolamento, portano a questo tipo di procedura e al voto di decadenza. Non erano dello stesso avviso i due consiglieri Grande e D’Andraia, che hanno presentato ricorso al Tar. Durante la seduta consiliare, il sindaco Christian Giordano, nel relazionare, dichiarò che “i consiglieri non si sono presentati senza dare una giustificazione utile, ed è anche una mancanza di rispetto verso gli elettori. Crediamo che abbiano sbagliato”. Mentre il consigliere Carmine Grande, allora capogruppo di opposizione, rispose che ci sarebbero state delle “violazioni del regolamento per il funzionamento del Consiglio, che hanno impedito ai consiglieri di minoranza di presentare nei termini gli emendamenti, e l’iter di approvazione del Bilancio consuntivo, approvato nei due Consigli comunali, non ha rispettato le prerogative e i diritti dei consiglieri, non in condizione di poter fare una discussione nel merito”. Contestualmente si è proceduto, lo scorso maggio, alla surroga e all’ingresso in consiglio dei primi due non eletti della lista “Leali per Vietri”, Francesca D’Angelo e Anselmo Papa. Grande e D’Andraia hanno presentato ricorso al Tar per far valere le loro ragioni. L’udienza è in programma domani a Potenza, e non è escluso che il Tar potrebbe subito decidere di reintegrare i due consiglieri, difesi dall’avvocato Isabella Grande. Il Comune, che si è costituito nel giudizio, è difeso dall’avvocato Paolo Giordano.

Claudio Buono