Baragiano, nonni e bisnonni festeggiati nella scuola dell’Infanzia con il comitato provinciale Unicef di Potenza

Le insegnanti della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo di Baragiano, guidato dal preside Lorenzo Rispoli, De Martino Rosaria e Messino Maria Rosaria hanno preparato la festa dei nonni con cura, e alle 9,30 di lunedì primo ottobre i sedici nonni e un bisnonno con quasi tutti i genitori degli otto alunni della scuola dell’infanzia di Baragiano centro si erano accomodati nell’aula che li ha accolti con una grande scritta “Benvenuti nonni”. Hanno aspettato me Mario Coviello che aveva proposto la festa alle insegnanti come presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza e sono arrivato con qualche minuto di ritardo perché avevo consegnato prima alla scuola dell’infanzia di Baragiano scalo i giochi in legno Unicef. A Rosaria aveva portato una settimana fa i quattro giochi di una volta che l’Unicef propone quest’anno per assicurare vaccinazioni, prime cure e acqua potabile ai bambini dell’Africa che ogni giorno rischiano di morire per mancanza di igiene e medicine. Le rappresentanti di classe avevano accettato la proposta e ciascuno bambino aveva portato un euro. In classe le scatole con i giochi sono state subito aperte e i piccoli hanno incominciato a giocare con la trottolina di legno, lo yo-yo e il domino con gli animali. I nonni e le nonne in cerchio il primo ottobre con le mamme e i papà hanno accolto i piccoli e le maestre. La maestra Rosaria ha ringraziato i nonni per aver accettato l’invito e ha ricordato che il 2 ottobre, Festa degli Angeli Custodi, è dedicata ai nonni che sono “angeli custodi indispensabili” per i loro nipoti. Poi i piccoli si sono presentati e hanno recitato una poesia con la quale hanno ringraziato i nonni per la loro presenza, il loro affetto e sostegno. E subito dopo hanno raccontato le specialità che ogni nonna prepara per loro. Al primo posto la pastasciutta con il sugo e le polpette fritte e… alla faccia del colesterolo!!. Subito dopo sono stati i nonni che si sono presentati e hanno raccontato che da piccoli giocavano poco perché dovevano badare alle pecore e alle mucche, andare a prendere l’acqua, dar da mangiare alle galline. Hanno raccontato che facevano molti chilometri a piedi per andare a scuola e ogni tanto giocavano a battimuro, con le pietre, con le “carrozze” che costruivano. “E quante volte ci siamo sbucciati le ginocchia e non abbiamo detto niente ai genitori altrimenti erano botte”. Le nonne hanno raccontato che facevano le bambole con i fazzoletti e giocavano a nascondino. Un nonno ha raccontato che giocava con le figurine dei calciatori. I papà e le mamme hanno ascoltato in silenzio perché loro da piccoli abitavano in paese e i giochi erano quelli di quartiere, nella piazza e nei vicoli del paese. Poi i grandi a turno hanno cominciato a giocare con i piccoli con i giochi Unicef, divertendosi un mondo. La maestra Rosaria ha offerto agli ospiti dei dolci fritti con lo zucchero. Una vera delizia che tutti hanno gradito. Per i piccoli caramelle saporite di tanti colori e succhi di frutta. Con generosità tutti hanno preso i giochi Unicef da portare a casa e hanno già dato la loro disponibilità per un laboratorio delle pigotte, le bambole di pezza dell’Unicef.

Mario Coviello

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