Discriminazione di genere: il problema dell’istruzione delle bambine

Una delle più importanti cause dell’esclusione scolastica delle bambine è senza dubbio la discriminazione di genere.

Sia le femmine che i maschi spesso, soprattutto nei paesi meno sviluppati, si trovano a dover affrontare diversi problemi nell’accesso all’istruzione: tuttavia, nella maggior parte dei casi ed a parità di altri fattori, gli ostacoli che incontra una bambina sono molto più frequenti e penalizzanti.

Alla base del divario fra maschi e femmine nelle scuole di molti Paesi in via di sviluppo spesso vi è la povertà familiare. Per una famiglia povera ogni figlio che frequenta la scuola diventa una fonte di reddito sottratta al bilancio familiare ed un aiuto in meno per le incombenze domestiche. Dunque, davanti alla scelta di mandare a scuola un figlio maschio o una figlia femmina, quasi sempre i genitori preferiscono che sia il maschio ad essere istruito, convinti che questo sia l’unico investimento che renda a lungo termine.
Le bambine, poi, sono sfavorite anche da altre circostanze che spesso sono esterne al mondo della scuola. Ad esempio, spesso non sono registrate all’anagrafe alla nascita e questo impedisce loro di essere ammesse nel sistema educativo nazionale. 

Oltre a questo vi è il grosso problema delle spose bambine. Matrimoni e gravidanze precoci costringono ogni anno centinaia di migliaia di adolescenti, spesso poco più che bambine, ad abbandonare gli studi e rinchiudersi nelle mura domestiche per prendersi cura della casa e dei figli. Per loro, la condanna all’analfabetismo viene sommata al peso di una sottomissione quotidiana al marito e alla sua famiglia.
Ad aggravare questa terribile situazione vi sono anche alcune leggi arretrate presenti in alcuni paesi che impediscono ad una ragazza che ha dato alla luce un figlio di tornare a frequentare la scuola.

Tra le altre ragioni per cui una famiglia spesso è portata a preferire che una bambina non frequenti la scuola, vi sono anche preoccupazioni più gravi legate alla sua sicurezza o l’onorabilità familiare. Infatti, se il tragitto che separa la casa alla scuola è considerato troppo lungo o esposto a pericoli, se a scuola si verificano situazioni rischiose per gli allievi, ma anche se mancano insegnanti donne o servizi igienici separati, nella maggior parte dei casi i genitori tendono a ritirare le figlie da scuola.

Senza contare, poi, che vi possono essere barriere che possono ostacolare l’istruzione femminile in situazioni di emergenza, come quelle che si verificano nelle zone teatro di un conflitto o nei campi profughi. In questi casi, purtroppo, la promiscuità forzata e, sempre più spesso, l’assenza di un efficace controllo dell’ordine pubblico, possono rendere le più giovani fanciulle facili prede di abusi e violenze.
Con un clima simile è molto probabile che le bambine vengano tenute segregate e private dell’ambiente educativo.

Per questo motivo ActionAid attraverso l’adozione a distanza  si impegna a garantire il diritto all’istruzione ad ogni bambino e bambina.

E’ importante che soprattutto le bambine vadano a scuola dal momento che questo è in grado di attivare una sorta di meccanismo a catena che porta una netta frenata dei matrimoni precoci, riducendo allo stesso tempo il tasso di fertilità e, di conseguenza, di alfabetizzazione.

 

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