Equiturismo in Basilicata: 6 itinerari coast to coast. Presentata l’edizione 2018 della guida dell’APT

L’equiturismo lucano ha finalmente un nuovo strumento divulgativo. Si tratta, per l’appunto, di “Equiturismo in Basilicata- Sport & Natura”, ovvero “Sei itinerari ‘coast to coast’ per vivere da protagonisti l’esperienza dell’equiturismo”. La guida, di 99 pagine illustrate, con testo esplicativo, è stata presentata e distribuita gratuitamente, il 16 giugno 2018, nella “Sala dei Cavalieri” del magnifico castello federiciano di Lagopesole, alla presenza di autorità politiche, esperti del settore equituristico ed imprenditori locali dell’accoglienza. Dopo il saluto del Sindaco di Avigliano, Vito Summa, sono intervenuti l’ing. Vito Santarsiero, Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, che ha tracciato la linea di intenti dell’ente da lui rappresentato, promettendo azioni decise e coerenti con lo sviluppo del turismo e segnatamente di quello equestre lucano. Il dr. Mariano Schiavone, direttore dell’APT Basilicata, dal canto suo, ha illustrato i risultati ottenuti nella promozione turistica nel 2017, snocciolando dati positivi (+ 9,69 % di arrivi), sottolineando il paradosso che continuando questo trend, anche in vista di Matera 2019, mancheranno i posti-letto per ospitare i turisti che invaderanno la nostra regione. Tra le soluzioni: l’albergo diffuso. Salvatore Summa, presidente del “GEAN ed Equiturismo Internazionale”, invece, ha rappresentato le numerose iniziative portate a termine dalla sua associazione, dentro e fuori la Basilicata, riscuotendo l’apprezzamento dei numerosi cavalieri presenti in sala, provenienti da diverse regioni italiane, come Mario Paoli, presidente del GEAN Toscana, che si è dichiarato stupito della bellezza della Basilicata e dell’accoglienza calorosa dei lucani verso il “resto del mondo”. Ha moderato il dibattito, in modo inappuntabile ed efficace, la dr.ssa Mara Vizzo, del FORMEZ, la cui revisione dei testi ha consentito la nascita di un opuscolo, dedicato al mondo del turismo equestre, finalmente privo di lapsus calami. Incuriositi dal racconto dei convitati abbiamo letto tutto d’un fiato l’opuscolo-guida fresco di stampa, che, dopo un incipit sulla sicurezza del cavaliere, si articola in sei itinerari “coast to coast”, andata e ritorno e diversa permanenza, passando per  boschi (come quello lussureggiante di Bucito, con ampio casone ristrutturato e parco giochi per i bambini), cascate, castelli, musei (tra cui quello storico di Ruvo, pubblicizzato dallo spot video visualizzabile su Youtube cliccando qui), spiagge, pernottando in agriturismi immersi nella natura, per fortuna ancora incontaminata. Le “location” coinvolte sono: 1) Melfi- Maratea; 2) Valle di Vitalba-Melfi; 3) Valle di Vitalba-San Fele-Muro Lucano; 4) Brindisi di Montagna-Laurenzana; 5) Matera- Pollino; 6) Venosa-Metaponto. A margine dell’evento, abbiamo posto una domanda “insidiosa” al Presidente del Consiglio Regionale, ing. Vito Santarsiero: “Presidente, come intende gestire, la Regione, il dualismo tra petrolio e salvaguardia dell’aspetto paesaggistico naturale, principale attrattore turistico del nostro territorio?”. La risposta è stata secca e rassicurante: “Mettendo al primo posto proprio la tutela dell’ambiente e del territorio. Quindi, promuovendo lo sviluppo delle attività turistiche con interventi sulle infrastrutture. E’ ovvio che la sola guida non è sufficiente ad assicurare un turismo duraturo e di qualità”. Al direttore dell’APT regionale abbiamo, invece, chiesto: “Dr. Schiavone, Lei è soddisfatto delle risorse finanziarie messe a disposizione dell’APT, da parte dell’ente Regione, o ci vorrebbero maggiori investimenti?”. La risposta, categorica e puntuale, è stata: “Non si tratta di essere soddisfatti o no. Non è un fatto personale. Certo è che, maggiori sono gli investimenti nel settore turistico, maggiori saranno i risultati”. In ultima analisi, i dati resi noti alla platea dicono che il settore turistico in Basilicata, con i suoi oltre 50000 addetti, di tutte le età, è vivo e vegeto e cresce in modo inarrestabile, esponenziale. Il ruolo dell’equiturismo, quindi, va valorizzato il massimo possibile non solo dal punto di vista economico ma soprattutto da quello etico-ambientale, perché, come ha affermato Salvatore Summa, decano dell’imprenditoria equituristica lucana: “(…) vedere da cavallo è una sensazione emozionante e diversa”. E aiuta anche a scoprire eventuali minacce all’ambiente, aggiungiamo noi. Insomma, il cavallo, animale nobile per antonomasia, molto caro a Giovanni Pascoli, come watch dog a presidio del territorio, prima che la nostra bella regione si trasformi in “terra dei fuochi” alimentati dal … petrolio sul quale “galleggiano” i 2/3 del suolo lucano.

Prof. Domenico Calderone

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