Tumori, in Basilicata 3.200 nuove diagnosi nel 2017. A Potenza gli oncologi dell’Aiom scendono in piazza

Dal 30 aprile al 2 maggio, dalle 10 alle 18, in Piazza Pagano, a Potenza sarà allestito un pullman per ospitare il “Festival della prevenzione e innovazione in oncologia”: gli oncologi dell’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) forniranno consigli e informazioni sulla prevenzione, sull’innovazione terapeutica e sui progressi della ricerca in campo oncologico. “In Italia, nel 2017 – sottolinea Stefania Gori, presidente nazionale AIOM e Direttore del Dipartimento Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar Verona – sono stati stimati poco più di 369.000 nuovi casi di tumore. Oggi non possiamo più parlare di male incurabile perché accanto alle armi tradizionali (chirurgia, radioterapia e chemioterapia) abbiamo a disposizione terapie innovative molto efficaci come le terapie a bersaglio molecolare e l’immunoterapia che permettono di migliorare la sopravvivenza a lungo termine con una buona qualità di vita. Grazie alla diagnosi precoce e alle nuove armi, in Italia il 60% dei pazienti sconfigge la malattia. Il sistema sanitario deve saper rispondere alle esigenze di salute di questi cittadini, che spaziano dalla riabilitazione al ritorno alla vita attiva, agli affetti e al lavoro”. “In Basilicata – secondo i dati resi noti dall’Aiom – sono state stimate 3.200 nuove diagnosi di cancro: il 40% del totale, ovvero circa 1.280 casi. Potrebbe essere evitato seguendo alcune semplici regole. Una è costituita dall’adesione ai programmi di screening”. “In Basilicata – continua – la mammografia, indispensabile per individuare in fase precoce il tumore del seno, si è dimostrata virtuosa evidenziando percentuali superiori alla media italiana. Infatti il 66,2% delle donne lucane ha eseguito questo test all’interno dei programmi organizzati (53,5% Italia) e il 55,7% ha aderito al Pap test, per la diagnosi iniziale del tumore del collo dell’utero (44,6% Italia). È invece inferiore rispetto alla media nazionale (36,4%) l’adesione al test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, pari al 27%, per individuare in fase precoce il cancro del colon-retto”. “Serve inoltre – aggiunge – più impegno sugli stili di vita. Infatti, il 71% dei cittadini è sedentario (32,5% Italia), con conseguenze evidenti sull’eccesso ponderale. Il 34,9% è in sovrappeso (31,7% Italia) e il 9,4% è obeso (10,5% Italia). I fumatori sono il 19,2% (26,4% Italia). I 5 tumori più frequenti in Basilicata nel 2017 sono stati quelli del colon-retto (500), prostata (400), mammella (350), polmone (300) e stomaco (150)”.

Fonte: Basilicata24.it

1 commento

  1. Dr. Giuseppe Giannini

    Dato in controtendenza rispetto agli ultimi dati nazionali.
    Il che conferma come la qualità della vita, le scelte politiche e la devastazione ambientale operate ad esempio per favorire gli amici petrolieri, ma anche le condizioni economiche di una regione vecchia e povera al contempo, sfruttata, abbandonata e colonizzata,non fanno che ribadire come vi siano corresponsabilità da parte degli amministratori locali nel preferire l’interesse di parte a quello della collettività.

Rispondi a Dr. Giuseppe Giannini Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *