Savoia di Lucania, la minoranza abbandona il consiglio e chiede il potere sostitutivo del Prefetto

La minoranza abbandona la seduta del consiglio comunale. Per far applicare la legge disattesa dalla sindaca di Savoia, chiesto il potere sostitutivo del Prefetto di Potenza

Nell’ultima seduta del consiglio comunale a Savoia di Lucania, dopo l’appello di rito, i consiglieri Salvatore e Langone hanno manifestato il loro disappunto per la NON convocazione del consiglio comunale richiesta da un quinto dei consiglieri in carica, così come prevede la legge. Nel documento letto e messo agli atti, Langone e Salvatore hanno evidenziato che. Il 14 dicembre 2017, ai sensi dell’art 39 comma 2 del TUEL, insieme alla collega Francesca Caggianese, inoltravano la richiesta di convocazione del consiglio comunale di Savoia di Lucania ponendo all’ordine del giorno la “Discussione ordinanza nr.25 del 27.10.2017 riguardante lo spostamento del mercato comunale da Piazza Plebiscito a Via S.Nicola e votazione del consiglio comunale su revoca immediata della stessa”. L’art 39 comma 2 del TUEL recita, senza possibilità di equivoci: “Il presidente del consiglio comunale o provinciale è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, o il sindaco o il presidente della provincia, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste”. Pur essendo passati ben oltre 60 giorni dalla richiesta di convocazione del consiglio comunale con all’ordine del giorno la questione “spostamento del mercato”, il consiglio non è stato a tutt’oggi convocato. Non solo. Anche il regolamento di funzionamento del consiglio comunale di Savoia, all’art 20 comma 4, stabilisce che “il presidente è tenuto a convocare il consiglio comunale quando a richiederlo è un quinto dei consiglieri, ponendo all’ordine del giorno le questioni richieste”. Quindi sarebbe stato un obbligo da parte del sindaco convocare il consiglio comunale… e invece nulla. Il consiglio comunale con all’ordine del giorno “Discussione ordinanza nr.25 del 27.10.2017 riguardante lo spostamento del mercato comunale da Piazza Plebiscito a Via S. Nicola” non è stato convocato. Il sindaco non ha ritenuto dover osservare quanto prescrive la legge e il “suo” stesso regolamento. Langone, nel documento messo agli atti, ha voluto ricordare alla sindaca di Savoia e a tutti i consiglieri presenti che “Viviamo in uno Stato in cui vige la democrazia rappresentativa. Tutti i rappresentanti sono soggetti alle leggi ed ai regolamenti emanati dai vari organi istituzionali. La democrazia funziona se i rappresentanti democraticamente eletti, tutti, rispettano le altrui prerogative e gli altrui diritti.  Il nostro diritto a convocare il consiglio comunale per discutere di un argomento che riteniamo essere importante per la nostra comunità, è stato leso. La democrazia rappresentativa a Savoia, con la non convocazione del consiglio comunale, è stata calpestata e vilipesa. Per riaffermare l’importanza della democrazia che si estrinseca attraverso il rispetto delle regole e il libero confronto nel maggiore consesso democratico locale, che è il consiglio comunale, qui questa sera, in questa seduta, con all’ordine del giorno anche l’approvazione del bilancio comunale, noi protestiamo in modo deciso E per riaffermare l’importanza della democrazia e delle sue regole, noi abbandoniamo la seduta. Con questo nostro gesto vogliamo porre con forza all’attenzione di tutti la necessità del rispetto delle regole democratiche. La democrazia, l’impegno al funzionamento democratico degli organi comunali dovrebbe essere, colleghi consiglieri, anche un vostro impegno, perché la legge evidenzia le prerogative, i doveri e i diritti dei consiglieri comunali, senza distinguere se di maggioranza o di minoranza. Il consiglio comunale andava riunito entro 20 giorni dalla richiesta di un quinto dei consiglieri assegnati, nel nostro caso di tre consiglieri. Lo dice la legge dello Stato italiano. Ma Savoia evidentemente non fa parte di questo Stato.” Questo è quanto dichiarato e messo a verbale. Comunque, per far applicare la legge, disattesa della sindaca di Savoia, è stato chiesto dai consiglieri Caggianese, Salvatore e Langone l’intervento, previo diffida, del potere sostitutivo del Prefetto di Potenza. Sicuramente dopo la diffida del Prefetto il consiglio comunale verrà convocato, diversamente provvederà lo stesso Prefetto a convocare il consiglio comunale.

1 commento

  1. Rocco

    Da quello che mi hanno riferito e da vostro ex elettore sono sempre più deluso dalla vostra azione di opposizione.
    Sembrate dei bambini viziati che cavalcano tormentoni inutili e tralasciano le cose serie. Abbandonare una seduta consiliare dove si discute di bilancio e relativa approvazione credo sia deleterio per chi rappresentate. Una minoranza rispettabile fa battaglia sul bilancio e situazione economica comunale e non battaglie inutili su uno spostamento del mercato che Piaccia o non piaccia ormai da qualche mese viene svolto regolarmente. Tuel o non tuel credo fosse più importante discutere e battagliare su tasse comunali e opere pubbliche che di “mercato”. Contenti voi.. ricordate solo che tra eolico, randagismo, ineleggibilita’ e ricorsi vari, avete fatto solo chiacchiere e speso soldi (anche miei) senza concludere nulla. Fermo restando che se lo prevede la legge, il sindaco dovrà convocare il consiglio.

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