Nella provincia di Potenza con la Pigotta dell’Unicef si salva la vita a migliaia di bambini

Da sabato 14 ottobre il presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza Mario Coviello con Anna Maria Giambrocono ha avviato la campagna delle pigotta 2017. La Pigotta® è una bambola di pezza, una bambola speciale che può salvare la vita di un bambino. Le Pigotte, in dialetto lombardo, erano le bambole di pezza del dopoguerra; dal 1999 sono le bambole dell’UNICEF, uniche ed irripetibili. Sono realizzate a mano con fantasia e creatività da nonni, genitori e bambini, a casa, a scuola, presso associazioni e centri anziani di tutta Italia. Con una donazione minima di 20 € tutti possono adottare una Pigotta e sostenere l’UNICEF e i suoi programmi salvavita. Ogni Pigotta apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che, grazie all’UNICEF, verrà inserito in un programma di lotta alla mortalità infantile denominato “Strategia Accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’infanzia”. Quest’anno l’Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi” di Potenza con le docenti Agnese Covino e Mimma Rizzo hanno prenotato i materiali che la Foxy mette a disposizione dell’Unicef per creare le pigotte: sagome, ovatta, e carte d’identità per 130 pigotte. Sono coinvolte mamme, nonne, e naturalmente i bambini che nelle classi coloreranno e vestiranno le bambole. Anche a Bella con Maria Doino, a Muro Lucano con Amelia Tarricone,a Castelgrande con Serafino Maria Pina ,a Pescopagano con Pinto Giuseppina, a San Fele, Ruvo del Monte e Rapone con Girardi Maddalena, le docenti con gli alunni si stanno organizzando. Su Youtube ai seguenti indirizzi sono disponibili i tutorial per costruire le pigotte:  Il corpo e i vestiti; I capelli; Viso, carta d’identità. In classe con gli alunni si può visionare la pigotta Unicef su Viki tv CLICCANDO QUI. La storia della pigotta Unicef è ricca di iniziative e successi importanti che hanno contribuito ad aiutare, ad oggi, 800.000 bambini nel mondo. Sul sito dell’Unicef si può andare al link www.unicef.it/pigotta per leggere le storie della pigotta ideate da amici dell’Unicef come Serena Dandini, Rosario Fiorello e tanti altri. Per far conoscere ai bambini e alle bambine i propri diritti, per farli confrontare con realtà diverse dalla propria, per insegnare loro a condividere con gli altri il prodotto della propria creatività attraverso la realizzazione della bambola di pezza Pigotta®, UNICEF Italia ha ideato un progetto per gli alunni e le alunne della Scuola Primaria ispirato alla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (20 novembre 1989).

In classe con la Pigotta per conoscere i diritti dei bambini –  E’ un percorso didattico, attraverso cui i bambini ripercorrono, con l’aiuto degli insegnanti, i temi del diritto alla vita, alla sopravvivenza e alla salute e approfondiscono in modo corale e divertente le tematiche che guidano l’attività dell’UNICEF al fine di garantire ai bambini nei paesi in via di sviluppo una vita migliore. Il Progetto comprende anche un gioco: Il Gioco della Pigotta®. Si tratta di un viaggio alla scoperta del mondo della bambola di pezza dell’UNICEF, dalla sua realizzazione alla consegna del kit salvavita2. Il gioco è stato, infatti, pensato per aiutare i bambini e le bambine a visualizzare la stretta interdipendenza che esiste tra le azioni che vengono attuate nel nostro Paese e la realizzazione di iniziative e progetti nei Paesi del Sud del mondo. A tutte le classi che intendono partecipare al progetto “In classe con la Pigotta” l’UNICEF fornirà tutti i materiali necessari, sia quelli didattici che quelli per la realizzazione delle bambole. E’ possibile anche vedere in classe cinque cartoni animati che raccontano come la pigotta salva la vita di Alì un bambino pakistano che non ha medicine e dottori CLICCANDO QUI, costruisce in Tanzania un pozzo per Hakim che non ha acqua (clicca qui per il video). Una scuola per Flor nell’Ecuador, un pasto per Eric e Nicole della Costa d’Avorio che non hanno cibo a sufficienza (video), una casa per Rose, una bambina della Nigeria scappata dalla guerra che è sbarcata in Sicilia. Adottiamo una pigotta perché ricordiamoci con Tagore che “sparirà con me tutto ciò che trattengo, ma ciò che avrò donato resterà nella mani di tutti”.

Mario Coviello

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *