Sicignano-Potenza. “Attentato alla sicurezza dei trasporti”: accusati undici tecnici e dirigenti dell’Anas per lavori sui viadotti a Vietri di Potenza

“Attentato alla sicurezza dei trasporti”: è questa l’accusa mossa nei confronti di tecnici, dirigenti e funzionari dell’Anas, ben undici persone, per la quale la Procura della Repubblica di Potenza ne ha chiesto il giudizio. Il riferimento “trasporti” intende il transito delle auto sul raccordo autostradale n. 5 “Sicignano-Potenza”, che ormai dal 2008 è oggetto di limitazioni, demolizioni e chiusure. Gli undici dovranno comparire davanti al Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Potenza, Maria Rosa Verrastro. L’udienza doveva tenersi venerdì 15 settembre ma per problemi ad alcune notifiche, è stata rinviata. A darne notizia è l’edizione lucana de La Gazzetta del Mezzogiorno. Tra gli indagati risultano i responsabili dei coordinamenti di progettazione, capo compartimento, responsabile Safety, responsabile area tecnica di progettazione, specialisti tecnici, responsabile area tecnica di esercizio, tecnici e funzionari. Le accuse mosse nei loro confronti riguardano gli incarichi rivestiti nell’ambito dei lavori di manutenzione e ripristino dei viadotti sul raccordo autostradale “Sicignano-Potenza”. Interventi varati nel 2017. Per loro anche l’accusa di concorso in attentato alla sicurezza. Secondo la Procura avrebbero “posto in pericolo la sicurezza del trasporto veicolare pubblica sul raccordo adottando, sia in fase di progettazione che di esecuzione, interventi di manutenzione non idonei a garantire i livelli di sicurezza richiesti”. I viadotti in questione sono quelli situati nel comune di Vietri di Potenza. Vale a dire Marmo, Torre I e Torre II. Su tutti e tre i viadotti in corso a tutt’oggi ci sono i lavori di ricostruzione, che procedono molto velocemente. I viadotti sono quelli colleganti con il più grande, quello di “Pietrastretta”, sempre situato nel comune vietrese. Secondo l’accusa, su questi viadotti “si ometteva di prevedere la messa in sicurezza delle pile, spalle e fondazioni, dei quali, nel corso dei sopralluoghi operati, era stato riscontrato un forte degrado e che subiranno, secondo concrete valutazioni tecniche, maggiori sollecitazioni in ragione dell’aumento di carico derivante dalla sostituzione degli impalcati, secondo quanto previsto dal progetto”. Per alcuni di loro, l’accusa della Procura riguarda anche alcuni problemi riscontrati sul viadotto “Serrata”, situato tra Picerno e Tito. 

redazione

 

 

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