Dissesto idrogeologico, il Ministro Galletti: “Sindaci, intervenite”. Ma i primi cittadini sbottano: “Mancano i fondi”

Da una parte l’appello del Ministro Gian Luca Galletti ai Sindaci, dove chiede di intervenire sul territorio in materia di dissesto idrogeologico, dall’altra quella dei Sindaci che vogliono rispondere in maniera positiva all’appello del Ministro, ma chiedono risorse economiche e lo sblocco dei fondi. Ieri il Ministro dell’Ambiente ha lanciato un appello ai Sindaci italiani tramite il Tg2. Intervistato dal giornalista Fabio Chiucconi (in foto a sinistra) ha sottolineato: “Voglio fare un appello a tutti i Sindaci, perché facciano la manutenzione ordinaria delle proprie città. Lo dico senza polemiche, a tutti i Sindaci d’Italia. Oggi è il momento di fare la manutenzione del territorio, che vuol dire piccole cose, pulire tombini, tenere i nostri fiumi puliti, perché questo aiuta. Ma un appello va anche ai presidenti delle Regioni. Il Governo ha fatto uno sforzo enorme in materia di dissesto idrogeologico. Abbiamo centinaia di milioni di euro per fare opere contro il dissesto idrogeologico: quei soldi vanno spesi subito e in fretta, questa è una priorità per l’Italia. L’emergenza si combatte quando non c’è. Dopo è troppo tardi”. Alle sue dichiarazioni saranno sicuramente balzati dalla sedia molti Sindaci italiani. Tra questi Michele Laurino (in foto a destra), sindaco di Sant’Angelo Le Fratte, che è intervenuto sulla vicenda: “Nell’esprimere vicinanza alle famiglie delle vittime e al Sindaco di Livorno, mi associo all’appello del Ministro Galletti, affinché si possa fronteggiare prontamente ai rischi e disagi, gravi ed imprevedibili legati al dissesto idrogeologico. Ma è anche vero che i Sindaci non possono essere gli unici responsabili dopo lo stato di allerta della protezione civile senza che vengano messi a nostra disposizione mezzi e risorse economiche. Allo stato attuale diventa quasi impossibile rispettare l’appello del Ministro Galletti quando chiede ai sindaci di fare manutenzione sul territorio con la pulizia dei tombini e dei fiumi, soprattutto con la burocrazia per ottenere le autorizzazioni dalle Regioni se parliamo di fiumi, e soprattutto senza risorse economiche, basta solo prendere atto di quante comunicazioni di sollecito e progetti sul dissesto idrogeologico che i Sindaci fanno ai prefetti e alle Regioni per poter intervenire facendo prevenzione sul problema del dissesto idrogeologico”. Poi l’appello al presidente Marcello Pittella. “Il Ministro Galletti ha dichiarato ieri che lo Stato ha stanziato centinaia di milioni di euro, faccio appello al presidente Pittella affinché tali fondi vengano sbloccati. Fondi necessari per intervenire sul dissesto idrogeologico, che ormai noi Sindaci attendiamo da anni. Tanti Comuni –ha sottolineato Laurino- hanno progetti cantierabili ormai da anni e senza fare Polemiche, essendo stanchi di farne, è inaccettabile che i Sindaci oltre ai finanziamenti strutturali sul dissesto da anni aspettano fondi di somma urgenza per piccoli interventi che potrebbero, se non si interviene, diventare casi come Livorno e tanti altri, dove poi si va in cerca dei colpevoli”. E’ una priorità per i Sindaci intervenire sul dissesto idrogeologico. Serve iniziare a rendersi conto sugli interventi da fare sui territori. Ma, come cita uno dei proverbi italiani più famosi ed usati, “senza soldi non si cantano messe”. Per intervenire in materia di dissesto idrogeologico servono i fondi con urgenza. Diversamente, si continuerà a parlare, purtroppo, di nuove tragedie. E questo è da scongiurare.

Claudio Buono

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