Brienza, interviene l’ex sindaco Scelzo: “Si fa di tutto per creare barriere architettoniche”

di Pasquale Scelzo, già sindaco di Brienza

Mentre in tutto il mondo si procede all’abbattimento delle barriere architettoniche nel nostro paese si fa di tutto per crearne! Da qualche giorno per un progetto denominato “Brienza città d’arte cultura e territorio percorso palazzi e portali centro storico di Brienza” si sta provvedendo a porre in posa a ridosso delle mura dei palazzi e lungo le vie del centro storico 2f8e3e7ee5-374x200pannelli vari, da riempire verosimilmente con la denominazione dei palazzi e delle vie, ed il fatto non può che far piacere. Il motivo che mi spinge a scrivere queste righe è un altro; adducendo motivi di sicurezza per i pedoni, cosa a dire di qualcuno vicino all’amministrazione prevista dal Codice della strada, sui cordoli in pietra dei marciapiedi del centro abitato sono comparsi dei paletti in ferro sui quali vi sono dei ganci attraverso i quali passeranno, credo, delle catene.Il fatto è a dir poco strano, illogico ed ingiustificato se si considera dove e come sono e continuano ad essere fissati tali paletti cha, a mio modesto parere, sono altresi deturpanti per i luoghi, trattandosi di strade ubicate nel centro storico! Arrivando in Brienza da Potenza attraverso Via E. Gianturco all’incrocio con la centrale Via M. Pagano si riceve il primo “pugno negli occhi” con paletti mal allineati fissati al bordo dei cordoli del marciapiede in prossimità dell’Ottica Divito (pare che uno di essi fosse stato sistemato addirittura al centro del passaggio per i disabili e poi rimosso per le proteste del mondo di Facebook!). Non vedo come in quel punto la loro presenza possa tutelare i pedoni!Ciò che però sgomenta per la situazione che ha determinato è la concretizzazione del progetto sul tratto di strada che in direzione Val D’Agri-Potenza porta da Viale Stazione attraverso il viadotto sul torrente Pergola a Cso Umbero e poi all’incrocio con Via Aceronia; un marciapiede per essere ritenuto tale dovrebbe avere una larghezza di almeno 150 cm per permettere il passaggio di carrozzine con bambini e/o carrozzelle per disabili a fronte di dimensioni molto inferiori su quel ponte. La messa a dimora dei suddetti paletti ai due lati delle rampe del viadotto ha di fatto ristretto ulteriormente il passaggio pedonale(in particolare sul lato dx dove in corrispondenza di un palo della luce è ridotto a 60-70 cm), per cui da oggi chi viene da Viale Stazione o da Via C. Pizzicara con le borse della spesa o qualcosa di ingombrante, con una carrozzina con bambino e, cosa più grave, con carrozzella con disabile è costretto a farlo sulla carreggiata che secondo la definizione riportata al n° 7 del comma 1 dell’art. 3 del nuovo codice della strada “è la parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli”. Nel nostro caso altro che tutela per i pedoni!E’ palese come i pericoli per essi aumentino e non diminuiscano!In conclusione dico che non capisco queste scelte dell’amministrazione e dell’ufficio tecnico comunale, alquanto criticabili, e che invito a rivedere prima che sia troppo tardi e mi chiedo se su tale progetto non fosse stato giusto chiedere i pareri della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici e dell’Anas.

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