Il Natale buono dell’Unicef di Basilicata: ragazzi, insegnanti e bidelle raccolgono fondi per i bambini in guerra

Anche il Natale 2016 è un Natale che sa di angoscia per le giovani vite, vittime del terrorismo a Berlino, è per questo che bisogna coltivare la speranza, facendo il bene, proprio quando l’insicurezza ci spinge ad essere sempre più sfiduciati. Con grande generosità a Bella, San Cataldo, San Fele e Ruvo del Monte i volontari dell’Unicef di Basilicata hanno allestito mercatini con le penne salvavita, i quaderni, le pigotte, i portachiavi, le bags, le stelle e gli alberelli di Natale e hanno raccolto fondi per vaccinare i piccoli dell’Africa e dell’Asia, per comprare coperte ai bambini in fuga 1dalla guerra della Siria e  che a migliaia in questi notti soffrono il freddo nei campi profughi. Certo non è semplice chiedere un contributo alle famiglie affannate per il lavoro che non c’è, per i soldi che mancano già a metà del mese. Ma l’Unicef, con i suoi settanta anni di impegno per la difesa dei diritti dei bambini e dei ragazzi in  tutto il mondo, ha una grande tradizione di affidabilità e le mamme, che a scuola hanno cucito e disegnato le pigotte quando erano bambine, si riconoscono nell’Unicef e con generosità versano  il loro contributo. Molti papà, avvicinandosi ai banchetti colorati d’azzurro, ricordano che sono amici dell’Unicef e ogni mese versano nove euro all’associazione. Altri riferiscono con orgoglio che con la dichiarazione dei redditi ogni anno devolvono il 5 per mille all’Unicef. La Generosità dei piccoli comuni lucani per la campagna natalizia dell’Unicef – E così con un gesto semplice e generoso il Natale diventa buono come il pane caldo che ha la fragranza e il profumo delle cose necessarie, un gesto che è sostanza in questi tempi veloci e superficiali. Donando, facendo il bene, diamo al tempo della festa il profumo della vita. Quanta tenerezza nel ragazzo che ha ascoltato la presentazione delle attività dell’Unicef la mattina a scuola e accompagna la mamma a comprare il piccolo alberello bianco che si illumina, l’astuccio dei colori, il quaderno dell’Unicef. E’ questo gesto che racconta il Natale, che rende vera la vita perché fatta di pane condiviso. Natale è di sicuro ancora tutto questo. E’ percorso di condivisione per raccontare agli esclusi che possono fidarsi della vita, che ancora c’è una mano caritatevole, che da soli non si vive, che i giovani vogliono la pace per tutti. L’Unicef in Basilicata e in tutto il mondo aiuta a credere nella speranza e nel futuro.

Mario Coviello, presidente del Comitato Provinciale di Potenza dell’Unicef di Basilicata

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