l’Associazione Monte Li Foj: “Ci opponiamo a gran voce all’installazione del radar meteorologico”

MONTE-LI-FOJ-VISTO-DA-PICERNOMonte li foj è uno delle cime che costituiscono un altopiano la cui cima maggiore misura 1.367 metri. Tra le bellezze naturali troviamo il piano della Nevena e il lago Romito. Monte li foj negli ultimi anni sembra esser diventato una metà ambita per petrolieri e radar. L’associazione “Amici di monte li foj” onlus da qualche anno si occupa della questione radar. Questo radar è un radar meteorologico doppler per un progetto della Protezione civile, che ha come obbiettivo il monitoraggio dei fenomeni meteorologici . Tale progetto verrà realizzato nell’ambito di un programma nazionale per il potenziamento delle reti di osservazione dei fenomeni meteo-idro-pluviometrici. Il radar metereologico previsto dovrebbe essere al centro della zona SIC ( trovate tutte le informazioni su http://natura2000basilicata.it/it9210215-monti-foi# ) di Monte Li Foj . A gran voce l’associazione Amici di Monte li Foj si oppongono alla costruzione di questo radar , dal tronde l’area SIC (sito di interesse comunitario) nasce dalla volontà di salvaguardare specie in via d’estinzione e soprattutto di salvaguardare un posto meraviglioso . Nei gironi scorsi abbiamo visto realizzare delle proteste da parte degli abitanti del comune di Picerno , a queste proteste hanno preso parte anche molti delle zone limitrofe, ma non basta! Il NO AL RADAR deve arrivare al Governo forte e chiaro! Questo radar, secondo vari studi effettuati, comporta problematiche alla flora e alla fauna dei territori circostanti oltre che alla salute degli stessi abitanti. Tra le altre cose le anomalie ci sono anche nel progetto oltre all’area protetta il radar nn può essere messo in vicinanza di parchi eolici a una distanza minore di 3Km ad oggi nel comune di potenza a meno di 2km da dove sarà messo il radar si sta costruendo un parco eolico! I comuni prevalentemente interessati a questi fattori di rischio sono : Picerno, Tito, Potenza e Ruoti. Le proteste non si fermeranno. Continueremo a lottare a gran voce per dire no allo scempio che vogliono fare in questo territorio ancora immacolato, dove la natura fa da padrona. Dopo aver visto lo scempio del pozzo Monte li foj pozzo ormai sterile non vogliamo che la storia si ripeti. Sembra quasi che il Sud sia ormai terra di conquista!

Loredana Carlucci

1 commento

  1. Rocco

    Capisco e condivido l’opposizione a progetti di sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali che depredano e inquinano.
    Ma l’opposizione ad una installazione che ha non ha scopi militari o commerciali, ma di protezione civile è poco comprensibile.
    È giusto opporsi a progetti che creano danni e che impoveriscono i territori, ma opporsi a qualcosa solo per la teoria che non bisogna farlo nel mio “giardino di casa” è una logica improduttiva e miope.
    Le amministrazioni locali dovrebbero spiegare i progetti alle popolazioni ed esserne guida, ma agiscono solo per paura di perdere consensi o di regalarne agli avversari politici. I NO sono delle serie battaglie, vanno urlati in faccia a chi agisce speculando sulla pelle della gente comune, ma dire sempre e comunque NO, ne svuota il significato e ne fa perdere il senso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *