Tragedia all’Università di Roma Tre: studente potentino suicida con un colpo di pistola alla testa

Il luogo del suicidio e il corpo coperto (foto tratta da TPI.IT)

Il luogo del suicidio e il corpo coperto (foto da TPI.IT)

Una tragedia si è consumata oggi all’ingresso della facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma Tre. Un ragazzo di 26 anni, originario di Potenza, si è suicidato sparandosi un colpo di pistola alla testa. Una notizia che ha scosso il mondo universitario e la Basilicata, terra di origine del giovane. Ad ora di pranzo l’incredibile gesto. Ad assistere -stando a quando riportato da alcuni media- sarebbe stato anche uno studente, portato successivamente all’ospedale Sant’Eugenio in stato di shock. Il giovane 26enne potentino è morto sul colpo, e sarebbe stato ritrovato con la pistola ancora in mano, esanime a terra. Diversi i testimoni presenti durante il suo gesto, come riporta il sito tpi.it. La tragedia si è consumata in via della Vasca Navale, dove ha sede la facoltà di Ingegneria. L’area è stata isolata dagli agenti della Polizia, e l’entrata principale è stata chiusa. Stando alle prime indiscrezioni, il ragazzo deteneva regolarmente un’arma da fuoco per il poligono, che chiaramente non si può portare in giro.  Carlos Temo, studente angolano di 23 anni e a Roma da due, ha dichiarato a TPI (testata d’informazione “The Post Internazionale”) di aver incontrato la vittima questa mattina. Secondo Temo, il ragazzo avrebbe lamentato diverse difficoltà nello studio e nell’andamento dei suoi esami.

redazione

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