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“Dilasoft Robert”, il brevetto pronto a cambiare le vesti a ponti e viadotti. A Vietri di Potenza probabile la prima applicazione

Robertiello con il prototipo "Viadotto 16 ottobre"

Robertiello con il suo prototipo “Viadotto 16 ottobre”

VIETRI DI POTENZA – Un anno fa la notizia dell’invenzione resa nota tramite le colonne del Quotidiano, a breve invece potrebbe diventare realtà un sistema in grado di cambiare in pochi anni la veste di ponti e viadotti su tutta la rete stradale ed autostradale, oltre ad abbattere l’inquinamento acustico ed evitare problemi ai mezzi: si chiama “Dilasoft Robert” il sistema ideato da Vincenzo Robertiello, imprenditore 64enne di Vietri di Potenza. Un sistema, un brevetto, che si pone come obiettivo quello di eliminare definitivamente i fastidiosi giunti che troviamo sulle strade, particolarmente sui viadotti, oggetto molte volte di manutenzione e tante volte straordinaria. Con Dilasoft Robert i giunti “spariscono”, o meglio vengono praticamente nascosti. Ma la notizia è che la prima struttura in assoluto che potrebbe essere testata per questo nuovo brevetto è Vietri di Potenza. Si tratta del ponte che collega il centro abitato e il rione di Castello Arioso con il rione del Campo Sportivo e delle contrade limitrofe. Sul ponte di Santa Domenica (nella foto a destra) ci sono quattro giunti. Pochi giorni fa Robertiello ha presentato richiesta al Comune vietrese per eseguire la prima applicazione del suo brevetto. Il suo augurio è di ricevere riscontro positivo, anche perché al Comune non costerà nulla, e in più l’ideatore ha offerto una polizza a garanzia. Diverse le richieste giunte da diverse regioni italiane per la prima applicazione di Dilasoft Robert. Ma a prevalere per Robertiello è stato l’amore per la sua terra. Lui che ha avuto già buoni riscontri dall’Ufficio Brevetti e Marchi, dalla Società Autostrade per l’Italia e dalla facoltà di Scienza delle Costruzioni dell’Università Federico II di Napoli. Sarà proprio il personale della facoltà universitaria a fare da supervisore per la prima applicazione, insieme a Robertiello quale inventore e responsabile e di Matteo Felitti, architetto ed ingegnere vietrese. Responsabile tecnico ed esecutore sarà la Co.Ge.Co di Ferrandina. “Dilasoft” significa dilatazione morbida, “Robert” è invece la prima parte del cognome dell’ideatore. Quello dei giunti è un problema affrontato da diverse popolazioni: per esempio a Sant’Agata Militello, in provincia di Messina, i cittadini chiesero a diversi enti, tramite una petizione, la risoluzione del problema dei rumori creati dai giunti, da un viadotto distante qualche centinaio di metri da alcune contrade del paese. Rumori talmente fastidiosi da chiederne interventi urgenti. Ne è un esempio il raccordo Sicignano-Potenza su molti viadotti al passaggio dei veicoli si sente un rumore fastidioso. Nasce quindi in Basilicata un ambizioso progetto, che potrebbe cambiare in qualche anno la fisionomia delle strade italiane.  “Eliminandoli –ci racconta l’ideatore- si eviterebbero le continue interruzioni e disagi che giornalmente troviamo sulle nostre strade. Si potrà viaggiare in modo più morbido e silenzioso e inoltre si salverebbero ogni anno centinaia di vite che inevitabilmente si trovano coinvolte negli incidenti dovuti alle strettoie e deviazioni”. Questo non è proprio il suo campo, infatti Robertiello opera nel settore dell’elettricità. “Ma è da una quindicina di anni –ci svela- che penso e lavoro per questo progetto”. Ha tra l’altro creato anche un prototipo, con un viadotto alto mezzo metro e lungo un paio. Con tanto di strada, senza giunti e con l’innovativo sistema, oltre a barriere e segnaletica. Tutto realizzato con materiale riciclato. Il prototipo si chiama “Viadotto 16 ottobre”, giorno in cui si celebra San Gerardo Maiella: e Vincenzo è un devoto del Santo. Manca quindi solamente la risposta del Comune di Vietri di Potenza per applicare per la prima volta questo nuovo brevetto, con l’augurio che dall’idea di un imprenditore vietrese, e lucano, possano fiorire e realizzarsi tanti progetti con questo innovativo brevetto tutto lucano.

a cura di Claudio Buono