E’ stato pubblicato domenica su YouTube “Fiore di Lucania”, lo splendido inno della Ruralità Lucana. Una canzone splendida che racchiude in sè tantissimi aspetti della nostra regione, in primis le sue tipicità. Un progetto, quello dell’inno, voluto dal Gal Csr Marmo Melandro, e realizzato dal centro di produzione televisivo Family Life. La canzone, quasi totalmente rivisitata, vede il coordinamento artistico di Gianpiero Francece e Giuseppe Marco Albano, con arraggiamenti musicali di Antonio Deodati. L’è anche un messaggio di bontà, benessere e salute proveniente direttamente dalla terra lucana. Nella canzone vengono ricordati: il canestrato di Moliterno, tartufo di Muro Lucano, peperone di Senise, salsiccia di Cancellara, olio di Ferrandina, Soppressata di Rivello, pecorino di Filiano, Lucanica di Picerno, arancia di Tursi e Montalbano, peperoncino di Satriano, percoca di Rotondella, aglianico del Vulture, marroncino di Melfi, fagiolo di Sarconi, melenzana rossa di Rotonda, caciocavallo di Pescopagano e pane di Matera. Il videoclip realizzato da Giuseppe Marco Albano dell’Inno musicale della Ruralità Lucana, scritto da Gianpiero Francese, Giovanni Sileo e Nicola Manfredelli, arrangiato da Antonio Deodati e interpretato da Graziano Accinni, Agostino Gerardi, i Renanera, i Cant’Ieri, Danilo Vignola, Giò Didonna, i Suoni di Terranova del Pollino, i Basiliski Roots, Antonio Nicola Bruno, Tiziano Cillis, la Banda musicale di Melfi. Con la partecipazione speciale di Dino Paradiso e del trio La Ricottta. Tantii bravissimi artisti e musicisti lucani che hanno condiviso l’originale progetto promosso dal Gal Csr Marmo Melandro. Si tratta di un racconto artistico video musicale che abbraccia le più importanti prelibatezze enogastronomiche dei luoghi della Basilicata. Importante è la finalità dell’inno: c’è la proposta di dar vita ad un protocollo di impegni tra la Regione Basilicata, il Gal, gli autori e gli artisti, per mettere insieme contributi pubblici e privati per un progetto di solidarietà “I prodotti lucani per la fame nel mondo”, avvalendosi anche della Fao. Si sta pensando ad esempio di contribuire a combattere la fane nel mondo anche con un container di prodotti lucani. Insomma, “Fiore di Lucania” un brano per il nutrimento umano. “Un progetto di condivisione e di promozione -ha sottolineato il direttore del Gal Nicola Manfredelli- sul valore sociale, economico e culturale delle tradizioni alimentari legate alla produzione della civiltà contadina, offrendo ai cittadini una immagine di fiducia del patrimonio alimentare locale. Ma anche un progetto di comuniaczione e di educazione”. L’anteprima è stata presentata giovedì scorso durante la tappa numero 11 di DOR a Tito Scalo.
IL TESTO – “Fiore di Lucania” (G. Francese, G. Sileo, N. Manfredelli)
La vita nu m’ dà nu poc d pac
La vita nu m’ dà nu poc d luc
La vita nu m’ dà, nu me dà, nu me dà
Ma si c’ vuò pensà…
E si fa tropp fridd p’ tutt l’inverno
M’ mang lu furmagg d’ Molitern
E se a Muro Lucan scav nu purtus
T zompa assopa li man nu sort d’ tartuf
E se ti voui levare la cammis
T rong u’ Peperon d’ Senis
Famm sta buon e numm fa pensà
A tutte chelle cos ca la vita nun me dà
Nun me dà num me dà e nun me dà
E quann a medicina è troppo amara
Attaccat a’ nu’ cap’ e salame e Canellara
Iuorno e notte, sera e matina
A meglia cura è l’olio ‘e Ferrandina
E se ti vuoi sentire nu’ Re ntà nù castello
Nu’ t’a’ d’a’ mai mancà a zopersata di Rivello
Famm sta buon e numm fa pensà
A tutte chelle cos ca la vita nun me dà
Nun me dà num me dà e nun me dà
E si ma lass sul e te ne vai luntan
M’ mang u’ pecurin d’ Filian
E po p’ fin’ e diavul d’ lu ‘nfiern’
Sì vulessr abbuffà cu a’ sauzizz d’ Piciern’
E p’ m’ fa passà da cuorp’ chesta smania
M’ magn’ ‘u fior fior d’ la terra d’ Lucania
Famm sta buon e numm fa pensà
A tutte chelle cos ca la vita nun me dà
Nun me dà num me dà e nun me dà
Int’a li giardin addò s’ zappa e nun s’abbal
a Tursi e Montalbano ‘ncappa ‘ncappa ‘u purtuall
e si attuorno a Satriano uè ti passa ‘u pensierino
ma quante ne combina stu peperoncino
e po pe t’aggiustà sta vocca doce e bella
nun ce sta niente e meglio c’o’ percoco ‘e Rotondella
Famm sta buon e numm fa pensà
A tutte chelle cos ca la vita nun me dà
Nun me dà num me dà e nun me dà
Rionero Rapolla Barile e Venosa
La mano e lu bicchier so’ ‘na sola cosa
E propt lì vicin sott’ alla montagna
C’ sta la grande Melfi e nu mar d’ castagn
E se quelli di Sarconi so’ senza virtù
Saranno i fagioli a fargli fare boom boom!
Famm sta buon e numm fa pensà
A tutte chelle cos ca la vita nun me dà)
Nun me dà num me dà e nun me dà
E po’ nun te’ dico e po’ nun t’ conta
ma quant’è rossa rossa ‘a mulignan d‘ Rontonda
E Primm’ si scinn’ e po’ s’acchian’
È qua ‘o casecavall’ e Pescopagan’
Ma quann’e’ sera attuorno a cimminera
T’ basta ‘nu stuozzo e‘ pan’ d’ Matera
Famm sta buon e numm fa pensà
A tutte chelle cos ca la vita nun me dà
Nun me dà num me dà e nun me dà
Maria
Che squallore. Mi vergogno di essere della Basilicata. Ma che schifezza di testo, mi dissocio. Abbasso la ruralità.
Maria
Che parolieri, BUM BUM. State affossando la Basilicata.
ANTONIO
Con i soldi che si incasseranno dalle vendite di questo bellissimo inno si potranno colmare le perdite derivanti dal calo del prezzo del petrolio. Mi raccomando non spendeteli tutti in ruraliadi.
Rocco Pascale
Come diceva Fantozzi è una cacata pazzesca
Rocco Pascale
S mangia e s vev
Sasa
Bella canzone!!! scommetto che gli scontenti saranno di Sarconi ahahah! effettivamente potevano evitare quella frase, se fossi stato cittadino di Sarconi ci sarei rimasto male!
Comunque sia molto bella, peccato non abbiano nominato proprio tutti i paesi, con un piccolo inserimento rap forse si riusciva.
rossella
Vergogna…pessimaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!
Donato
Maria, non ti vogliamo come corregionale , vergognati pure non ti conosciamo e non vogliamo conoscerti
Mario da Sarconi
Vergogna. Non ho altro da aggiungere.
valentina
come ammazzare secoli di storia e cultura! La Basilicata non è solo cibo e trullallero trullallà! pessima!
Mingo
Mi sforzo da anni per trovare motivi di orgoglio lucano, dal momento che la Basilicata è una regione ancora troppo sconosciuta (sconosciuta specialmente dai lucani stessi).. per fortuna ne trovo tanti e me ne vanto! Poi escono ste robe, che non so manco come definire, e devo ricominciare da capo.. grazie! Nulla di personale (ci mancherebbe!) ma ci vuole coraggio a chiamarli artisti.. vi va dato atto che di coraggio ne avete tanto!
Giorgia
Dai, ma che vergogna!!!! La Lucania è ben altro…e voi non ne avete la benché minima idea!
Ester
Non sto a discutere dell’originalità della canzone che può piacere o meno (è una questione di gusti), ma metto in evidenza due elementi: il testo giornalistico piuttosto di parte e decisamente poco obbiettivo (lo splendido inno della Ruralità Lucana. Una canzone splendida che racchiude in sè tantissimi aspetti della nostra regione, in primis le sue tipicità) ed i soldi che sono stati spesi per un qualcosa che non andrà oltre il confine regionale. Il Marmo Melandro avrebbe bisogno di ben altro per essere sponsorizzato e conosciuto sul territorio nazionale ed estero. Facciamo le canzoncine mentre le strade crollano a pezzi, non ci sono le insegne stradali per raggiungere i paesi coinvolti, non ci sono strutture ricettive, ecc…
Insomma ritornano i due soliti motivi lucani: l’accondiscendenza di una buona parte delle testate giornalistiche al potere e la voglia di quest’ultimo di rendere tutto a tarallucci e vino.
Claudio Buono
AutoreSalve sig.ra Ester
Insomma, è come scrivere “grande parata di Buffon”, “splendido gol di Maradona”, “splendida canzone di Arisa”. Poi se per Lei l’utilizzo da parte mia di “splendida” le fa pensare che io sia di parte, beh, non mi esprimo e preferisco non risponderla proprio. Alquanto ridicola la sua affermazione. Si nota bene che non mi conosce affatto. Pertanto La invito a non etichettarmi. Per quanto riguarda originalità, canzoncine, strade, paesi e strutture ricettive può pensarla come vuole, in alcuni tratti condivido quanto da Lei scritto. Per quanto riguarda l’accondiscenza, beh, anche qui la invito ad evitare l’utilizzo di certi termini che non mi appartengono. La saluto e le auguro buona giornata
Claudio Buono
giornalista, autore dell’articolo
Domenico
Ha ragione Ester il giornalista è di parte. Non abbiamo un ponte in piedi in questa regione. Che tristezza. Fondi europei, ci vogliono controlli.
Claudio Buono
AutoreCiao Domenico. Ma come ti permetti? Chi sei? Qualificati gentilmente, e non lo ripetere nemmeno. Tutto è perseguibile legalmente, sappilo. Qualificati gentilmente
Claudio Buono
AutoreNascondersi ed accusare dietro una mail è da vigliacchi. Lo sai? Qualificati
Claudio Buono
Claudio Buono
AutoreCi tengo a chiarire la mia posizione su quanto scritto
Noto purtroppo che in molti pensano che io abbia puntato il dito contro coloro i quali hanno espresso un giudizio negativo su una delle due canzoni. No, non è assolutamente così, può piacere o non può piacere una canzone, è legittimo da parte di chi legge e ascolta un commento, ci mancherebbe. Altrimenti non mi sarei esposto. Il mio punto di vista (non lo reputo un articolo, è noto a tutti) è scaturito dopo alcuni dialoghi, dopo aver letto diversi commenti su Twitter, Facebook e YouTube. Dopo aver ascoltato molte persone che del video o della canzone non conoscevano nemmeno il titolo, ma solo per “sentito dire”. Il mio “punto di vista” è contro coloro i quali si sono mostrati “contro” a prescindere. Non tocca me difendere qualcuno, io faccio il giornalista, e qualcuno (o tanti) possono non essere d’accordo su un mio punto di vista, ci mancherebbe, nessun problema. Ma certamente non accetto, dopo circa 11 anni di esperienze nel mondo della comunicazione, lezioni da qualcuno o essere giudicato. Perchè io non giudico senza conoscere. Rifletto, ragiono, discuto, mi confronto. Scrivo. Con questo mio commento finale vi ringrazio per essere intervenuti sul mio sito e vi aspetto eventualmente per vostri punti di vista (info@melandronews.it). Da sempre sono aperto al dialogo ed al confronto, purchè costruttivo. Il mio articolo è chiaramente non offensivo e non attacca assolutamente coloro i quali hanno espresso parere negativo. E’ contro chi prova a “distruggere” senza sapere. E prova a farsi notare con commenti poco rispettosi per chi dietro a quelle due canzoni (che per me sono splendide) ha lavorato duramente.
Un caro saluto
Claudio Buono
Teresa
Scandaloso. ..!!!
Finiamola di identificare la Basilicata come un luogo votato solo al “riempirsi la pancia” dimenticandosi della Magna Grecia, di Isabella Morra e di Sinisgalli, tanto per citare solo alcune delle figure che potrebbero riempire la mente. Volendo elevare l’animo e lo spirito, si potrebbe ricordare Gesualdo da Venosa e lo stesso Orazio, senza tralasciare il culto Mariano per la Beata Vergine di Viggiano o la devozione per San Rocco a Tolve.
Per fortuna c’è altro e per fortuna c’è tanta gente che non si identifica solo in salsiccia e pecorino, come non si idenifica nel dialetto pronunciato nel brano di cui sopra, che di Lucania non ha niente, ma risulta essere solo un misto tra alta Calabria e bassa Campania.
Voglio ben sperare che gli abitanti di Sarconi, definiti “quelli di…”, siano dotati di ben altre elette virtù le quali non si fermano solo al “bum bum” dei fagioli.
A mio parer, questo più che “l’inno della ruralità lucana” è “l’inno” di chi sa accomodarsi sempre e ovunque intorno a vari “banchetti” per riempire esclusivamente la propria “pancia” a discapito dell’intera regione.
Michele
Devo, purtroppo, anch’io essere dissonante, sposando i termini dell’indignazione quali: scandaloso, vergogna, squallore….
indio
Visto che adesso vanno di moda gli inni alla Basilicata ne ho scritto uno anche io.
Amo la Basilicata mangiando una soppressata
Basilicata come sei bella
mi bevo il vino di Rotondella
Basilicata mia come sei amara
faccio l’innesto all’antica perara
Basilicata, l’ inquinamento del petrolio
mi faccio una bruschetta col nostro olio
Basilicata, sempre più in declino
na fetta di pane con cacio pecorino
Basilicata terra di corruzione
salsiccia e vino per colazione
Basilicata, terra spopolata
carne d’agnello e na bella ‘nzalata
Basilicata non vogliamo più le scorie
Voi mitti i fasuli cu le cicorie?
Claudio Buono
AutoreComplimenti.
Saluti
Maria
Io vedo solo una canzone spensierata e non vergogne. Il bum bum di Sarconi mi ha fatto ridere. Forse bisognerebbe ascoltarla con altre orecchie. A me è piaciuta molto sia le parole che la musica. A proposito sono lucana anch’io. Comunque complimenti e bravi tutti
Sergio
Lei produce ed esporta i fagioli di sarconi in tutta Italia?
Michele Canosa
Io sono un Lucano all’ estero e seppur non apprezzando la canzone da un punto di vista letterario e musica le chiamarla vergogna mi sembra un po esagerato. È una canzonetta orecchiabile che fa trasparire la semplicità di un popolo ancora legato alle tradizioni e alle cose semplici. Io cimunque grazie ai soggetti della canzone (salumi fagioli ecc) portò la nostra terra nel mondo esportando i ns prodotti e parlando della nostra cultura. Poi i ponti e le strade continueranno a cadere e noi continueremo a lamentarci ma a tempo debito riconfermare la vecchia classe politica che si ha venduto la nostra terra e la nostra identità.
Antonio Pirrone
Soy hijo de Grasanese y Tricanesa vivo en la Argentina .
Me da mucho placer escuchar esta bellísima canzoneta lucana.
Me transporta al mi infancia cuando mama y papa cantaban sus canciones tradicionales.
Quiro felicitarlos y mandarle un abrazo enorme a Nicola que nos recibio con tanta cordialidad.
Hasta la próxima visita nos vemos pronto.