Attesa da vent’anni, arriva la carta d’identità elettronica: tante le novità sulla “Cie”, che sostituirà quella cartacea

20150614_c5_c1_carta_identita_elettronicaAvrà le impronte digitali e anche la possibilità di indicare la scelta sulla donazione degli organi. Arriva la nuova Carta d’identità elettronica, progetto atteso da quasi venti anni. Il ministero dell’Interno ha pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto, di concerto con i ministeri di Pubblica Amministrazione ed Economia, con le regole di emissione della norme previste dal Dl Enti Locali. Il supporto fisico dovrà essere realizzato con le tecniche tipiche della produzione di carte valori, integrato con un microprocessore per la memorizzazione delle informazioni necessarie per la verifica dell’identità del titolare, inclusi gli elementi biometrici, nonché per l’autenticazione in rete. Il decreto è stato sottoscritto, il 23 dicembre 2015.  Le novità: dal Pin al microchip. Tante le novità della Carta d’identità elettronica (Cie), rispetto alla tradizionale versione cartacea. Oltre alle impronte digitali (bimbi esclusi) e alla possibilità per i maggiorenni di indicare la volontà o meno di donare gli organi, ci sarà un Pin che permetterà l’accesso ai servizi online dedicati. Il piano per il rilascio sarà graduale e le tappe saranno fissate da una commissione ad hoc. La richiesta di rilascio viene presentata dal cittadino all’ufficio anagrafico del Comune di residenza o al Consolato, se residenti all’estero: Comune o Consolato acquisiscono direttamente «dal richiedente gli elementi biometrici primari» e «secondari», «la firma» e, per i soli maggiorenni, il «dato facoltativo relativo alla volontà di donazione o diniego di organi e tessuti» in caso d morte: chi intende modificare la volontà precedentemente indicata può farlo contattando l’Asl di appartenenza, le aziende ospedaliere, gli ambulatori di medicina generale o i Centri regionali per i trapianti. La consegna della CIE (questo l’acronimo ufficiale) avviene «entro 6 giorni lavorativi». Le carte di identità in formato cartaceo (il 90% di quelle in circolazione) e quelle elettroniche già rilasciate restano valide fino alla scadenza. Chi può fare istanza? Tutti coloro che si apprestano ad avere la loro prima carta d’identità, chi l’ha smarrita, chi l’ha deteriorata o chi la deve rinnovare perché scaduta. La grande novità è che la richiesta potrà anche essere fatta sul web attraverso l’apposito portale (Cieonlinne). Nella carta devono essere inserite l’immagine del volto del titolare, attraverso una foto digitalizzata, e l’immagine delle impronte digitali. Ma anche la firma autografata (nei casi previsti), l’autorizzazione o meno all’espatrio nonché, ma è facoltativa, l’indicazione sulla donazione degli organi. Si parte dai Comuni che hanno già emesso quelle che, a questo punto, diventano le vecchie carte d’identità elettroniche. Le nuove si dovranno basare sulle regole fissate nel decreto appena firmato dal Governo tenendo conto della roadmap stabilita dalla Commissione interministeriale permanente della Cie. Poi si passerà agli altri Comuni, stando alle linee guida del ministero dell’Interno. Tornando alla Commissione, è istituita al Viminale, con il compito di definire gli indirizzi strategici e il monitoraggio delle varie fasi del progetto. Ideata nel 1997, ha registrato varie sperimentazioni. Dopo tanti stop and go sono state quindi messe a punto le procedure per l’implementazione definitiva di un’operazione che era stata ideata nel 1997, aveva registrato varie sperimentazioni e anche il rilascio di alcune carte d’identità elettroniche. Ma il progetto non è decollato e così si è pensato a un documento digitale unico, con l’incorporazione della tessera sanitaria. Poi, però, anche questo si è fermato e il Governo Renzi ha deciso di ripartire con una nuova Carta, stanziando nel dl Enti locali della scorsa estate anche delle specifiche risorse.

Fonte: Corriere della Sera

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