In Basilicata una imprese su tre under 35 è guidata da una donna. Lo rivela Rete Imprese Potenza

imprenditore5.jpg_415368877Al 30 settembre scorso secondo i dati dell’Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere le imprese femminili giovanili sono 1.902 su 6.334 imprese giovanili complessive, con un tasso di femminilizzazione di imprese giovanili pari al 30% che colloca la nostra regione al secondo posto (insieme all’Abruzzo) subito dopo l’Umbria. A riferirlo  sono le organizzazioni di categoria Terziario Donna Confcommercio, Confartigianato Donne Impresa, Imprenditoria Femminile Confesercenti, aderenti a Rete Imprese Italia Potenza. Sono dunque sempre più numerose le giovani imprenditrici che oltre al gruppo delle “tradizionaliste” (le giovani imprese femminili che si occupano prevalentemente di servizi alla persona e quelle legate al mondo della sanità e dell’assistenza) appartengono  alle attività del commercio, turismo e ristorazione. E, nella loro voglia di affermazione, sono molte le giovani donne d’impresa italiane che “contendono il posto” agli uomini in settori solitamente appannaggio della componente maschile nel comparto attività finanziarie ed assicurative. Nella sesta provincia di Italia per tasso di femminilizzazione di impresa (la provincia di Potenza conta 10.370 pmi iscritte alla Cciaa con donne titolari su 38.015 complessive, con un tasso di femminilizzazione pari al 27,28%) le associazioni di Donne di Rete Imprese Italia sottolineano che la strada non è “tutta rosa e fiori” e che  per le imprenditrici lucane “il cammino è sempre in salita” perché troppi gli ostacoli non sempre da tutte superabili. Non si sottovaluti – è scritto nella nota – che nell’esercito de Neet (i giovani che non cercano lavoro ed hanno interrotto gli studi) ci sono molte donne costrette ad accettare il ruolo di aiuto all’attività del marito, un ruolo non riconosciuto. Di qui tre idee-progettuali: “Investiamo nelle donne” – finanziamenti finalizzati a realizzare nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell’attività di impresa ovvero della libera professione; “Donne in start-up” – finanziamenti finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese, ovvero l’avvio della libera professione; “Donne in ripresa” – finanziamenti finalizzati a favorire la ripresa delle PMI e delle lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà. Quanto all’attività della Camera di Commercio di Potenza – è scritto nella nota – si deve fare di più. Si tratta innanzitutto di dare continuità al programma di attività dello Sportello dedicato all’imprenditoria giovanile realizzato dalla precedente Giunta Camerale  al fine della incentivazione e del sostegno allo sviluppo dei giovani imprenditori, con attività di orientamento e formazione; analisi delle caratteristiche, dei bisogni e delle difficoltà delle giovani imprese; sostegno dei processi di ricambio generazionale; sensibilizzazione verso il cambiamento e le forme innovative di impresa. 

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