Come in tutti gli enti locali, anche a Savoia di Lucania, la scorsa settimana, il Consiglio Comunale si è riunito per deliberare le aliquote di Tasi e Tari per l’anno 2015 ed approvare, quindi, il bilancio di previsione per l’anno corrente. I consiglieri del gruppo di minoranza, Caggianese, Salvatore e Langone, preso atto della decisione della maggioranza di confermare le tariffe dei tributi comunali dell’anno precedente, (già al massimo) con solo qualche modifica piuttosto ininfluente per le tasche dei Salviani (riduzione Tari per i residenti nelle zone non servite, situate cioè a 3 km di distanza, in linea d’aria, dai cassonetti per la raccolta dei rifiuti: praticamente, platea inesistente!), e consapevoli delle difficoltà in cui versano i loro concittadini, si sono presentati in Consiglio con alcune proposte, con l’intento di discuterne con il resto dei consiglieri e provare, insieme, a venire incontro alle esigenze di tutti. « Per quanto riguarda la tassa sui servizi indivisibili, meglio conosciuta come Tasi, essendo l’introito annuale nelle casse comunali non così rilevante – affermano i tre consiglieri – come opposizione abbiamo proposto l’abbattimento dell’imposta e la ridistribuzione di alcuni degli introiti esterni che il Comune riceve (vedi i 100 mila euro circa di royalties derivanti dall’impianto pannelli solari sul terreno di proprietà comunale in agro del Comune di Satriano di Lucania e di Viterbo), nonché di alcuni fondi residui dell’ex Cassa del Mezzogiorno, per coprire interamente la somma e sgravare i Salviani da questo peso fiscale. Fondi, questi, ad oggi, impiegati, esclusivamente, per il finanziamento di opere pubbliche, opere pubbliche i cui progetti vengono riproposti di anno in anno, senza mai giungere ad un vero e proprio completamento. Si tratta di entrate correnti, dunque, che rimodulate nella giusta maniera possono essere, tranquillamente, utilizzate per abbattere le tasse, cosicché che la comunità intera ne possa trarre beneficio». «Per la Tari, invece, diversi sono stati gli input della minoranza, per cercare, innanzitutto, di ovviare alla mancanza di un servizio di raccolta differenziata efficace ed efficiente, e adeguata alle esigenze del territorio, argomento che, puntualmente – spiega la consigliera Caggianese Francesca – pare essere un tabù per il resto dell’amministrazione. È stata proposta, innanzitutto, l’istituzione del “baratto amministrativo”, previsto dall’art.24 del Decreto Sblocca Italia, e cioè la possibilità per i cittadini in difficoltà economiche di non pagare parte delle imposte comunali in cambio di servizi di pubblica utilità. Inoltre, abbiamo portato al tavolo consiliare la possibilità di ridurre la quota variabile della TARI per tutte quelle famiglie (la maggior parte) che hanno uno o più figli all’Università e che, quindi, risiedono e consumano solo per pochi mesi l’anno. Oltre che a riduzioni per i cittadini residenti nelle frazioni e nelle zone dove si esercitano attività agricole, che, a differenza, di quelli residenti in paese, come si può ben immaginare, producono rifiuti con caratteristiche diverse e in quantità minori. Ancora, abbiamo chiesto di includere nella riduzione del 50% prevista per le attività che usufruiscono di un servizio di smaltimento rifiuti non afferente al pubblico servizio, tutte le attività commerciali presenti sul territorio comunale (bar, ristoranti, tabaccheria, agriturismi, attività artigiane, alimentari), mettendo, perciò, tutti nella medesima possibilità di produrre opportuna documentazione per ottenere la riduzione. Così come abbiamo lanciato la proposta di inserire nel regolamento comunale il pagamento del canone concessorio per tutte quelle aziende private, come Fastweb, Telecom, Enel, che sono gestori di servizi pubblici sul territorio (comprese le aziende proprietarie dei cavidotti degli, ormai numerosi, impianti eolici disseminati sul territorio comunale), come previsto dall’art. 27 del Codice della strada, e come legittimato anche da una sentenza del Consiglio di Stato.» « Un atteggiamento, quello del Sindaco Ricciardi e di tutta la maggioranza, – continua la Consigliera Caggianese – che definire irrispettoso verso il ruolo che siamo stati chiamati a ricoprire, è poco. Si sono, prontamente, rifiutati di prendere in considerazione e, dunque, votare le nostre proposte, nonostante il nostro regolamento sul funzionamento del consiglio comunale lo preveda. Non ci aspettavamo, certo, che le nostre proposte venissero integralmente accolte, ma almeno la possibilità di poterne discutere e cercare, insieme, un compromesso che riuscisse a portare qualche beneficio alla nostra gente, sì, piuttosto che trovarci, invece, di fronte ad una presa di posizione che non ci porta da nessuna parte».
comunicato stampa