Basilicata e petrolio, Leggieri (M5S): “Nonostante mozione approvata in Consiglio, dal governo regionale nessun ricorso contro lo Sblocca Italia”

corte02_no_petrolioMentre si annuncia in pompa magna la partecipazione alla manifestazione contro le Trivelle nello Ionio, mentre si fanno proclami per giustificare la posizione assunta dalla Regione Basilicata rispetto al Decreto Sblocca Italia, capita di raccogliere un po’ di informazioni presso gli uffici regionali e scoprire che la Basilicata, nonostante una mozione approvata in consiglio regionale a maggioranza, non ha proposto alcun ricorso contro il disciplinare del 25 marzo 2015 del Ministero dello Sviluppo Economico in materia di Sblocca Italia. Il decreto in questione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 6 maggio 2015, avrebbe dovuto essere impugnato entro la data del 5 luglio. Naturalmente, l’Ufficio legale della Regione è ancora a lavoro per predisporre il ricorso, un ricorso che non verrà mai presentato in quanto i termini sono ormai definitivamente decorsi. Ma questo non ditelo al Dirigente, potrebbe improvvisamente svegliarsi dal letargo e scoprire che è pagato per lavorare. Altro che difendere gli interessi dei lucani, altro che no alle trivelle nel mar Ionio, la maschera è caduta e il vero volto del Gladiatore è ormai stato svelato. Chi ha deciso di vendere l’anima alle multinazionali del Petrolio e di svendere la nostra terra, oggi ha aggiunto un nuovo tassello a questo piano diabolico. Ecco il vero volto di chi il 15 luglio si appresta a fare la sua passerella sulle spiagge della costa Ionica in compagnia di una classe dirigente falsa e venduta. Siamo stanchi di essere presi in giro da questi signori che non meritano alcun rispetto perché hanno svenduto la nostra terra e il nostro futuro. Siamo stufi delle bugie di politici e dirigenti regionali che vengono pagati lautamente per ingannare i cittadini e non fare il loro lavoro. Quello che abbiamo scoperto oggi è di una gravità inaudita. Una mozione approvata dal consiglio regionale rimasta carta straccia a causa probabilmente di una volontà politica o della inattività degli uffici legali della Regione. Si tratta di un calcio alla democrazia di questa Regione. Una Regione governata in maniera dispotica e senza alcuna considerazione della volontà dei cittadini e degli organi istituzionali. Una Regione dove le mozioni votate in consiglio regionale non hanno alcun valore. La democrazia è sospesa in questa Regione per volere di un “Gladiatore” che sempre più tiranneggia e del Presidente Renzi che detta la linea dai palazzi romani dopo aver concordato magari la stessa con qualche alto dirigente dell’ENI. Sono troppi gli interessi economici che girano intorno all’oro nero e questo ormai è chiaro a tutti. Interessi che portano il PD nazionale e regionale ha decisioni spregiudicate e in dispregio assoluto delle popolazioni. “Ho intenzione di denunciare quanto accaduto e di fare tutto quanto possibile per contrastare questo sistema di potere fatto di commistioni tra politica e multinazionali. Non ho nessuna intenzione di far passare quanto accaduto sotto silenzio. Siamo ormai al limite. Pittella non può continuare a comportarsi in questa maniera e a ignorare completamente la volontà popolare. Ma soprattutto non può continuare ad ingannare i cittadini di questa Regione e a pugnalarli alle spalle. E’ tempo che torni a casa, che si dimetta, perché non solo non è stato in grado di compiere la rivoluzione democratica tanto sbandierata, ma ha ormai messo in atto una vera e propria restaurazione antidemocratica che mette a rischio la libertà in questa Regione”.

Comunicato stampa
Gianni Leggieri – M5S Basilicata

 

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