Amici di Baragiano, Vietri e Potenza oggi in campo per ricordare Federico Arcamone

Federico Arcamone .BARAGIANO – Un triangolare per ricordare –in primis- un ragazzo d’oro, un bravissimo atleta. Uno di quelli che –di questi tempi- se ne vedono sempre di meno in campo. Federico Arcamone, deceduto il 17 dicembre scorso a Praga dove si era trasferito per lavoro, verrà ricordato oggi con un triangolare a Baragiano, dove parteciperanno, oltre ad una rappresentanza baragianese, anche altre due squadre: gli amici di Vietri di Potenza e quelli di Potenza. Lo stadio “Corrado”, dalle 15.30 di oggi, ospiterà il triangolare in del piccolo fuoriclasse originario di Coperchia –frazione di Pellezzano nel salernitano- che è sbarcato in Basilicata in primis nel Baragiano per tre anni, poi ancora per diversi anni splendidamente nel Vietri Calcio, poi nell’Edilceramiche Potenza, Abriola e Pescopagano. All’attivo anche una convocazione nella rappresentativa lucana nel “Torneo delle Regioni” che si disputò in Sicilia. Una cerimonia voluta fortemente da Enzo Dereviziis, già allenatore del Baragiano, che ha organizzato il tutto con il supporto di amici e con il patrocinio della Figc-Lnd Basilicata. A Baragiano ci saranno anche i genitori di Federico. Un triangolare con tre match da tre quarti d’ora. Poi la cerimonia del ricordo e premiazione si terrà nel salone del “Bar Centrale”. Ci saranno anche Piero Rinaldi (presidente Figc Basilicata) ed Enzo Mitro, ds del Picerno e già guardialinee di Serie A. Icorpo di Federico venne ritrovato senza vita all’interno del suo appartamento della capitale ceca, ad opera di alcuni suoi amici che si erano insospettiti per il suo ritardo a lavoro. Lavorava con una multinazionale petrolifera, e si era trasferito a Praga dal fratello, per una vita migliore. E ci stava riuscendo, perchè lavorava e giocava a pallone, nel Partisan Prague Fc, squadra dilettantistica della capitale ceca. Il 9 dicembre era stato premiato con tre riconoscimenti: Scarpa d’Oro, attaccante dell’anno e giocatore dell’anno. Federico su Facebook era sempre in contatti con gli amici lucani, e in particolare con Vietri di Potenza, a cui era legato particolarmente. E proprio nei suoi commenti scriveva: “Ragazzi, a Vietri gli anni calcistici più belli..bei tempi, i vietresi sono tutti nel mio cuore”. Fede aveva solo 32 anni. Il sabato successivo alla morte doveva ritornare in Italia per le festività natalizie. Il “furetto”, quel sempre sorridente centrocampista che tanto ha fatto divertire, non solo per le sue doti calcistiche, ma anche umane, sarà ricordato oggi. Dopodomani, 4 aprile, altra partita in memoria di Federico a Capezzano, popolosa frazione di Pellezzano, suo paese d’origine. 

@BuonoClaudio

2 comments

  1. Mirko raiola

    Ciao, sono un’amico di Fede e anche io vivo e lavoro a Praga. Volevo puntualizzare che Fede non lavorava in un hotel ma nella multinazione petrolifera Exxonmobil dove lavorava con grande successo nel procurement, chiedo la cortesia di rettificare l’articolo

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