Savoia di Lucania, consiglio comunale dai toni accesi: minoranza pronta ad andare avanti sulla presunta incompatibilità del Sindaco

Savoia di LucaniaSAVOIA DI LUCANIA – Si è tenuto ieri sera il Consiglio Comunale nel centro salviano, convocato in seduta straordinaria e solo dopo l’ulteriore istanza di convocazione fatta dai consiglieri di minoranza Francesca Caggianese, Gerardo Salvatore e Raffaele Langone. La denuncia fatta dai tre consiglieri, quasi un mese e mezzo fa, sulle cause di incompatibilità e/o ineleggibilità del Sindaco Ricciardi ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell’artt. 61 comma 1-bis e 69 del D.Lgs n.267/2000 (Tuel), non avendo, difatti, trovato riscontro, nella tempistica e nella procedura prevista dalla normativa in materia, da parte del Presidente del Consiglio Comunale, ha portato la minoranza ad interpellare il Prefetto e a riformulare la richiesta di convocazione del Consiglio inserendo all’ordine del giorno l’oggetto dell’esposto protocollato a Febbraio, facendo riferimento all’art. 39 del Tuel, il quale prevede che in caso di inosservanza degli obblighi di convocazione del consiglio, previa diffida, il Prefetto avrebbe potuto provvedere direttamente alla convocazione. Un consiglio in cui non sono mancati toni accesi. Inevitabile, vista la delicatezza della questione all’ordine del giorno. Una sala consiliare gremita di Salviani interessati a quanto sollevato da mesi da parte della minoranza e presenziata dalle Forze dell’Ordine. Dopo le precisazioni ribadite dalla minoranza riguardo alla loro posizione e ai fatti che li hanno portati a denunciare quanto accade, ormai, Caggianese, Langone e Salvatoreda più legislature del Sindaco Ricciardi, riguardo alla procedura amministrativa completamente ignorata e alla tempistica fuori tempo massimo per la convocazione del Consiglio, a cui tra l’altro non sono seguite spiegazioni esauastive da parte del Presidente del Consiglio Comunale, il Sindaco Ricciardi ha presentato le sue controdeduzioni/osservazioni alla denuncia di incompatibilità e/o ineleggibilità posta dai tre consiglieri, per gli affidamenti di lavori alla ditta del fratello. Il Sindaco si è “difeso” precisando che non si è vallo di diano 311trattato di lavori o servizi che invocano un apporto di tipo lavorativo continuativo mirato al soddisfacimento delle esigenze dell’ente territoriale, ma piuttosto di prestazioni “occasionali”, (che durano da vent’anni, controbattono i tre consiglieri) e che, quindi non è ravvisabile un conflitto di interessi tale da indurre a creare le condizioni per l’incompatibilità e/o ineleggibilità. Inoltre, secondo il Sindaco, tali prestazioni, sono state affidate alla ditta del fratello sia per la convenienza del prezzo e sia perché sul territorio comunale non sono presenti altri impianti in grado di erogare tali forniture. Tutti i consiglieri di maggioranza, alla luce di quanto esposto in sede consiliare, hanno deciso di optare per votare contro la decadenza del Sindaco, poiché per loro “il fatto non sussiste”, ritenendo, addirittura, inopportuno e superfluo la convocazione del Consiglio Comunale per la discussione sull’incompatibilità e/o ineleggibilità del Sindaco Ricciardi. Motivazioni che non convincono, comunque, i tre consiglieri di minoranza, che oltre ad essere già preparati a risposte di queste tipo, prive di fondamento giuridico, hanno anche dovuto insistere perché venisse effettuata la dichiarazione di voto da parte del Consiglio, così come prevede l’art. 69 del D.Lgs n.267/00, e che sono fermamente decisi ad andare fino in fondo e a ricorrere nelle sedi giurisdizionali consentite.

comunicato stampa dei consiglieri di minoranza

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