Ambiente & Salute: grande partecipazione a Tito per l’incontro promosso da “Tito No Biomassa”

10268689_1521969414696817_7416271164734440701_nIl Comitato desidera ringraziare i due candidati alla carica di Sindaco della Città di Tito, Antonio Romano e Graziano Scavone, che hanno accettato, in anticipo rispetto alla campagna elettorale, di partecipare all’incontro pubblico organizzato nel pomeriggio di ieri, mercoledì 16 aprile 2014. Senza entrare nel merito dei contenuti ascoltati durante la serata, va senza dubbio riconosciuto ad entrambi il merito di aver dato vita ad un confronto equilibrato e schietto con i Cittadini. I temi del confronto saranno riproposti nei contributi video che pubblicheremo quanto prima sul nostro canale di YouTube. Ringraziamo poi il giornalista Rocco Galasso per l’attenzione che ha dato all’evento, indiscutibilmente nuovo per Tito, con il suo articolo uscito oggi su “La Nuova del Sud”. Di seguito pubblichiamo il testo dell’articolo rettificato e inviatoci da poco dallo stesso giornalista.

“Tito – Fermare l’imminente costruzione della centrale a biomasse in località Santa Venere per evitare la realizzazione di nuovi impianti a Biomassa su tutto il territorio del comune di Tito. Un’iniziativa portata avanti dal Comitato,”Tito No Biomassa” a cui hanno firmato, alla petizione proposta, circa 1800 persone. Una serata quella di ieri presieduta alla Sala San Domenico di Tito, che punta sulla necessità di fornire informazioni al cittadino riguardo le conseguenze delle biomasse. Essa si basa nell’evitare una realizzazione di un impianto di cogenerazione alimentato a biomasse su un’aria di proprietà comunale per la durata massima di 20 anni. I timori sono molti, l’impianto brucerà circa 480 tonnellate la cui provenienza non risulta chiara neanche oggi. Il problema di fondo come esposto dal video introduttivo, riguarda le ipotesi di approvvigionamento del combustibile specie se non venissero rispettate. 10250197_1521969311363494_2832529207858068960_nPotrebbe accadere che per garantire tale produzione di energia elettrica, l’impatto all’ambiente potrebbe alterare ancora di più un equilibro già precario. La petizione è stata firmata – come detto – da 1800 cittadini, perché porta inquinamento e va ad aggravare una situazione già difficile per la cittadinanza, senza contare che inserire nuovi progetti potrebbe danneggiare ancora di più il territorio. Presenti al convegno i due candidati sindaci di Tito, Antonio Romano e Graziano Scavone, che hanno entrambi detto la loro sulla contrarietà dell’impianto. Per il candidato della Lista Civica Graziano Scavone: “Rifiuti zero? Prima di industrializzare ci vorrebbe un modello di consumo per evitare l’inquinamento. Bisognerebbe, come espresso dal candidato ripartire da noi, intensificare il lavoro di smistamento rifiuti. Rifiuti zero, conclude richiede un coinvolgimento dell’amministrazione, e di investimenti privati che possano garantire sicurezza al cittadino. Se si adotta una strategia più comprensiva che riparte dai cittadini, si può davvero portare il comune a riavere un ruolo da protagonista che secondo Scavone, in questi 5 anni è calato.” A parlare anche il candidato dell’amministrazione uscente, Antonio Romano: “Noi puntiamo sulla perseveranza nel trovare un sistema che mantiene i costi sulla raccolta differenziata, senza aumenti sproporzionati. Negli ultimi 10 anni non abbiamo toccato nessuna tariffa sul costo della differenziata, nonostante gli aumenti delle tasse sui rifiuti, la nostra volontà e di dare spazio al cittadino e alla sua volontà, senza incomprensioni, ma con chiarezza e determinazione”. Una sorta di apertura elettorale quella di ieri, con una questione che certamente avrà un seguito” – Rocco Galasso (La Nuova del Sud)

Nota completa tratta dal profilo Facebook di “Comitato Tito No Biomassa”

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