POTENZA- La Regione ci prova. I fondi delle roytlaies aggiuntive sul petrolio passano dallo Stato alla Regione. Con la scusa di divincolarli dall’abbraccio mortale e dai ricorsi della Regione Veneto che vorrebbe dividerle tra petrolio estratto e gas custodito nel rigassificatore di Porto Tolle, Marcello Pittella da tempo ha messo occhio su quello che rappresenta un vero e proprio tesoretto. 230 milioni di euro (il report di tre annualità), da utilizzare per sviluppo e investimenti. Il problema è che quel 3% di royalties in più è stato stanziato dal parlamento nel 2009 come fondo per finanziare le Card carburanti. Provvedimento sbandierato e voluto dall’allora Popolo delle Libertà di Viceconte e Taddei in primis. Oggi, con Forza Italia che pare voler assecondare le necessità di cassa del neo governatore, tocca ancora una volta proprio al sen. Viceconte e all’on. Taddei alzare la voce e difendere quella che è sicuramente la più importante “conquista” della pattuglia parlamentare di centrodestra. La card carburante, osteggiata dall’inizio da centrosinistra e Pd, prima di andare a regime rischia di essere mandata in soffitta. “I 230 milioni di euro (circa 700 euro a patentato) accumulati ai sensi dell’art. 45 della Legge 99 del 2009, destinati al Bonus Carburante -ha dichiarato il coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra Vincenzo Taddei- sono dei lucani e non della Regione Basilicata”. (Fonte: NUOVA DEL SUD)