Pescopagano, venerdì la presentazione del volume “Il carbone bianco in Basilicata”

Camillo Naborre

Camillo Naborre

Sarà presentato venerdì 7 marzo nella sala convegni della fondazione G.Orlando di Pescopagano alle ore 17,30 il volume dell’avvocato Camillo Naborre “il Carbone bianco in Basilicata” l’esperienza nittiana di Girolamo Orlando. Interverranno, il sindaco Giuseppe Araneo, la Dirigente scolastica Filomena Pinto, Antonio Lerra, presidente Deputazione Lucana di Storia patria dell’università di Basilicata, Ettore Bove, Giampaolo D’Andrea dell’ateneo lucano, Ignazio Mancini direttore della scuola di Ingegneria, Paolo Augusto Marsullo direttore del Dipartimento di Scienze Umane e Michele Perniola direttore scuola di Scienze agrarie. Concluderanno Mauro Fiorentino magnifico Rettore dell’università di Basilicata e Pietro Lacorazza presidente del consiglio regionale , coordinerà i lavori il caporedattore TGR Oreste Lo Pomo. Il libro di Camillo Naborre , da sempre attento alla valorizzazione di aspetti e protagonisti della storia locale nel suo insieme, esprime proprio la presenza di elementi, uomini , idee e progettualita di carattere “moderno” riconducibili alla spinta propulsiva ,riformista e innovativa di marca Nittiana. L’autore Naborre nel suo scritto ,infatti, sottolinea come in un piccolo centro della Basilicata, Pescopagano tra la seconda meta’ dell’800 e la prima del 900 erano presenti già uomini illustri che, hanno messo in campo opere ed idee innovative dal campo bancario a quello energetico a quello sanitario. Figure come Fabrizio Laviano, Girolamo Orlando medico-ingegnere sono personaggi che hanno dato unPescopagano grande contributo alla storia proprio negli anni difficili del regime fascista caratterizzato da conflittualità sociale e politica Di qui il riferimento al titolo del libro “il carbone bianco in Basilicata’ la seconda ricchezza dopo il carbon fossile …..l’acqua ….che si rifà alla realizzazione della grande centrale idroelettrica ad opera di Girolamo Orlando di Pescopagano che nel 1910 realizzò una centrale per alimentare le reti artigiane di Pescopagano, Rapone, Ruvo, San Fele e altri paesi della vicina Campania. Nel volume, l’avvocato mette in risalto proprio come tutte le sue societa, gia’ in quegli anni, da quelle di distribuzione dalla “società Ofantina lucana di elettricità” a quelle di costruzione del lago artificiale “Nitti Persico”di Pescopagano e delle centrali idroelettriche ‘la Saetta’ hanno sfidato tutte le avversità fasciste e la concorrenza delle monopoliste come la “societa lucana imprese idroelettriche” e le difficoltà dele due guerre, sopravvivendo per oltre un cinquantennio, sino alla nazionalizzazione dell’energia elettrica con la nascita dell’Enel. Il lavoro di Naborre quindi, che, segue il successo della mostra documentaria dello scorso agosto “Pescopagano e il suo territorio ” rientra nelle finalità del Comitato scientifico della Fondazione Orlando che e’ quello di diventare un polo attrativo nel settore della ricerca scientifica e della formazione e soprattutto , tassello strategico per le politiche di sviluppo del territorio.

Fernanda Schettini

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *