La mafia? “Si fa largo in Basilicata, ed è agevolata da amministratori corrotti”

Franco Roberti, Procuratore Antimafia

Franco Roberti, Procuratore Antimafia

La relazione annuale della Procura nazionale antimafia fa sfumare l’illusione di una terra libera dalla mafia. In Basilicata c’è e punta dritta agli appalti pubblici. Per la Superprocura è la camorra, nello specifico, ad avere oltrepassato il ‘tranquillo confine’ lucano infiltrandosi, là dove il piatto è più ghiotto. E ciò è reso possibile grazie a “ipotesi di corruttela di amministratori locali”. E’ il solito giro insomma: camorra da una parte, amministratori corrotti dall’altra. In mezzo- sempre secondo la Direzione nazionale- spunta la manovalanza locale, “le nuove leve della criminalità lucana”. Indeboliti i clan storici, infatti, si fanno largo, nel panorama criminale lucano, nuovi esponenti della malavita che sanno bene dove andare a cercare “alleati” per i clan campani, ma anche per quelli calabresi, interessati alla Lucania felix. Il particolare interesse alla “lucrose” attività imprenditoriali lucane- per la Dna- sarebbe emerso dall’inchiesta sull’omicidio di Donato Abbruzzese, ucciso a colpi di pistola nell’aprile del 2013. Dorino Stefanutti confessò quell’omicidio. Per gli inquirenti il delitto Abruzzese sarebbe maturato nella lotta per la gestione delle sale da gioco di Potenza. (Fonte: Basilicata 24)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *